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World’s Fair 1893 – Recensione

In World’s Fair 1893 avrete l’onore e l’onere di organizzare l’Esposizione Universale di Chicago attraverso una meccanica di draft di carte e maggioranze.

World’s Fair 1893 è un gioco di J. Alex Kevern, edito nel 2016 da Foxtrot Games. Si tratta di un titolo semplice ma curato, di cui purtroppo non è stata realizzata una versione italiana. All’epoca mi sono occupata personalmente della traduzione in italiano del regolamento (scaricabile da BGG) e oggi voglio presentarlo perché si tratta di un filler semplice ma interessante, dal grande flavour, adatto anche come titolo introduttivo.

Breve panoramica del gioco

In World’s Fair 1893 vestirete i panni di organizzatori dell’Esposizione Universale di Chicago, una spettacolare fiera internazionale organizzata allo scopo di mettere in mostra le maggiori scoperte e conquiste in diversi campi del sapere umano. In particolare il gioco propone cinque Aree Tematiche: Agricoltura, Trasporti, Belle Arti, Elettricità e Manifattura e artigianato. In tali Aree Tematiche i giocatori invieranno i propri lavoratori allo scopo di ottenere carte e maggioranze.

Il gioco è composto da tre fasi, al cui termine si effettua uno scoring. Ogni turno si svolge in questo modo: il giocatore attivo sceglie una delle cinque Aree Tematiche, vi posiziona uno dei propri lavoratori e prende tutte le carte presenti accanto ad essa. Ci sono tre tipi di carte: Biglietti Midway, Persone influenti e carte Esposizione.

World's Fair 1893

Dopo aver preso tutte le carte accanto all’Area tematica prescelta, il giocatore deve:

  • contare i Biglietti Midway (se presenti) e far avanzare la Cabina della Ruota Ferris di tante caselle quanti sono i biglietti appena presi;
  • mettere da parte le Persone influenti appena prese (verranno utilizzate nel turno successivo). Poi, se ne ha, può giocare le Persone influenti ottenute nel turno precedente. Si può decidere di non usare una carta Persona influente (anche se in genere non è consigliabile), ma in tal caso la carta verrà scartata: non può essere conservata per turni futuri. Queste carte consentono di piazzare un maggior numero di lavoratori o di spostarli da un’Area Tematica a un’altra;
  • mettere da parte le carte Esposizione: verranno utilizzate solo nelle fasi di scoring;
  • infine, scoprire tre nuove carte dal mazzo di pesca e disporle attorno al tabellone.
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World's Fair 1893
Ogni fase termina quando la Cabina della Ruota Ferris ritorna alla casella di partenza nella parte inferiore della ruota. Il giocatore attivo termina il proprio turno, poi si procede con lo scoring. Innanzi tutto si ottengono monete (ovvero punti) per i Biglietti Midway posseduti (con un bonus di 2 per chi ne detiene il maggior numero). Poi si valutano le maggioranze in ogni Area Tematica: il primo e il secondo giocatore ottengono rispettivamente 4 e 2 punti, poi possono far approvare un certo numero di carte Esposizione del colore corrispondente a quello dell’Area Tematica, ottenendo un segnalino Approvazione Esposizione per ogni carta scartata. Dopo il terzo scoring si calcolano i punti finali sommando le monete Midway, i punti delle Medaglie Leader e i punti ottenuti tramite i set di segnalini Approvazione Esposizione (più colori diversi si hanno, più si fanno punti). Fidatevi: giocarci è più semplice che spiegarlo!

World's Fair 1893

Materiali e grafica

Nella scatola di World’s Fair 1893 (5,5 x 20,8 x 26,7 cm) troverete:

  • 1 tabellone centrale che rappresenta la Ruota Ferris
  • 1 parte superiore del tabellone centrale stampata su due lati (per partite con 2-3 o con 4 giocatori)
  • 5 Aree Tematiche
  • 40 carte Esposizione (8 per ognuna delle 5 Aree Tematiche)
  • 23 carte Persona influente
  • 60 segnalini Approvazione Esposizione (12 per ognuna delle 5 Aree Tematiche)
  • 28 carte Biglietto Midway
  • 88 lavoratori (22 nei 4 colori dei giocatori)
  • 1 Cabina Ruota Ferris
  • 1 segnalino Fase
  • 37 Medaglie Leader (in tagli da 4 e da 2)
  • 36 Monete Midway (in tagli da 1 e da 2)
  • 4 carte Bonus Iniziale
  • 4 carte Riassunto Conteggio

World's Fair 1893

I materiali di sono World’s Fair 1893 sono tutti di buona qualità e ne risulta un tabellone colorato molto piacevole da vedere. La vera bellezza graficamente parlando è costituita dalla parte centrale del tabellone con la ruota Ferris, ma ciò che davvero rende pregevole questo semplice gioco è il flavour text presente sulle carte, ricco di informazioni e curiosità. Purtroppo però, le carte sono disponibili sono in inglese.

Le carte misurano 54 x 80 mm. Poiché il loro utilizzo è intensivo, si consiglia di proteggerle con apposite bustine. Su Amazon potrete trovare delle ottime bustine 56×87 di MayDay a prezzo competitivo.

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I commenti del Topo di Ludoteca

World’s Fair 1893 è un gioco dalla meccanica lineare, adatto a tutti e consigliabile anche come titolo introduttivo per la semplicità delle regole e dello svolgimento del gioco e per la durata contenuta delle partite. Ciò nonostante, può piacere anche a giocatori più esperti come filler dalla buona ambientazione. Come menzionato, molta della bellezza di questo bel giochetto di maggioranze, semplice ma non banale, sta nell’approfondimento storico (alcuni cenni sono presenti anche nel regolamento) e nel flavour text delle carte Esposizione. Per questo motivo, è un vero peccato che non sia stata realizzata una versione italiana , perché in questo modo solo chi conosce l’inglese potrà goderne appieno la profondità tematica e apprendere molte notizie curiose e interessanti. Non ci resta che augurarci che qualche editore italiano lo prenda in considerazione.

World's Fair 1893

7.6

Esperienza di gioco

7.8/10

Materiali e grafica

8.0/10

Rigiocabilità

7.0/10

Pro

  • Facile da imparare
  • Adatto a tutti
  • Grande flavour
  • Un ottimo filler o gioco introduttivo

Contro

  • La mancanza della localizzazione italiana fa perdere lo spessore dell'ambientazione

Barbara Parutto

Fin da bambina Barbara è stata una grande appassionata di giochi da tavolo ed è cresciuta con i classici degli anni '80 e '90. Con il suo compagno ha iniziato a giocare a Magic e da lì al loro primo boardgame il passo è stato breve. Hanno una collezione di circa 300 giochi. Il topo di ludoteca è nato nella scatola di un gioco da tavolo, dove di notte si ritira per dormire. È molto curioso e ogni volta che vede un gioco nuovo gli fremono i baffi per la voglia di provarlo.