Witchstone – Recensione+tutorial
In Witchstone si svolgono azioni piazzando tessere nel proprio calderone al fine di ottenere fama e diventare i custodi della pietra magica.
Witchstone è il nuovo gioco di Reiner Knizia e Martino Chiacchiera edito in Italia da dV Giochi e presentato in anteprima a Play Modena 2021.

Editore dv Giochi
N. di giocatori 2-4
Durata media 60-90 minuti
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Witchstone: breve panoramica del gioco
Una partita a Witchstone è costituita da 11 round. In ciascuno di essi ogni giocatore sceglie una fra le cinque tessere azione disponibili e la posiziona nel proprio calderone, senza coprire cristalli o altre tessere e cercando di creare adiacenze con simboli dello stesso tipo. Poi può svolgere le due azioni rappresentate sulla tessera appena piazzata, ciascuna per un numero di volte pari al numero di simboli uguali adiacenti.
Vi sono sei tipi di azioni:
- Strega: serve a piazzare nuove streghe nella propria torre di partenza o a spostare una strega dalla torre a uno degli altri luoghi del tabellone (ogni strega può essere spostata una sola volta, poi resta nel luogo raggiunto). Lo spostamento delle streghe consente di ottenere punti, gettoni bonus e/o di soddisfare requisiti di fine gioco.
- Cristalli: serve a spostare i cristalli sul calderone, per fare spazio e idealmente per farli uscire e ottenere azioni bonus.
- Energia magica: serve a posizionare cristalli per collegare i luoghi sul tabellone.
- Bacchetta magica: fa avanzare su un tracciato che conferisce azioni bonus e punti.
- Pentacolo: permette di muoversi su un tracciato circolare che offre azioni bonus, potenziamenti del calderone o punti.
- Pergamene: carte che offrono azioni aggiuntive o ulteriori modi per ottenere punti a fine gioco.
Nei corso del gioco si ottengono PV con lo spostamento delle streghe, i bonus one-shot della bacchetta magica e il collegamento di luoghi con l’energia magica; a fine gioco si conteggiano le pergamene e i diversi tipi di gettoni.
Per imparare subito a giocare potete guardare qui il nostro tutorial video:
Witchstone: materiali e grafica
Witchstone ha una scatola molto robusta e magnificamente illustrata. I materiali di sono tutti di qualità molto buona, con tessere molto spesse, carte sufficientemente resistenti e belle pedine in legno. La vera chicca sono le gemme colorate che creano i percorsi sul tabellone.
Le illustrazioni sono altrettanto affascinanti e la grafica è ben realizzata. L’unico aspetto migliorabile sono i colori che differenziano i vari tipi di luoghi sul tabellone, spesso poco visibili a causa delle numerose pedine presenti; tuttavia gli schermi dei giocatori ne riportano uno schema molto chiaro.
Potete vedere i componenti in questo breve video di unboxing:
Witchstone: commenti del Topo di Ludoteca
Witchstone è un gioco estremamente affascinante. La piacevole ambientazione fantasy è supportata da magnifiche illustrazioni e da componenti che lo rendono molto piacevole da vedere oltre che da giocare.
Il flusso di gioco è lineare e non è difficile da imparare. È un gioco che strizza l’occhio alle combo, poiché molti tipi di azione consentono di ottenere azioni aggiuntive oltre a quelle ottenute con il piazzamento della tessera. Ciò richiede attenzione per massimizzare i risultati, anche perché le azioni di base non sono tante come potrebbero sembrare (e vanno gestite bene in modo da creare gruppi di icone numerosi per le azioni più importati in base alla strategia scelta).
Una partita a Witchstone dura 60-90 minuti. La scalabilità è buona e il gioco risulta soddisfacente anche in due. La rigiocabilità è data essenzialmente dalle carte Pergamena, ben 40, che offrono azioni aggiuntive e modi unici per ottenere punti al termine del gioco. Anche il setup variabile dei gettoni magici e l’ordine di uscita casuale delle tessere speciali contribuiscono, ma poi saranno le strategie adottate dai giocatori nella gestione del calderone a rendere diversa ogni partita.
Witchstone offre tanti modi per fare punti e starà a voi decidere su quali puntare di più considerando le tessere azione a disposizione. Di fatto non c’è un’azione di per sé più forte. Anche la bacchetta magica è strutturata in modo da dare punti in base a quanto ogni giocatore si è impegnato negli altri tipi di azione.
Nelle primissime partite le icone sulle carte pergamena possono creare qualche difficoltà, ma gli effetti sono chiaramente spiegati nel regolamento.
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