Verrix – Anteprima
In Verrix ogni giocatore è a capo di una tribù celtica e deve ottenere fama sviluppando la tribù, commerciando, razziando e combattendo con gli avversari.
Verrix è un gioco di Tommaso Ceglia e Riccardo Corti, game designer italiani esordienti che si propongono con un primo gioco estremamente curato e di notevole spessore. Il gioco verrà pubblicato da Dawn Town Games (DTG), una realtà editoriale italiana alla prima pubblicazione, che si presenta molto bene per la serietà con cui affronta il proprio lavoro, proponendosi infatti di pubblicare pochi titoli di qualità con alle spalle un lungo playtesting. Ed è un fatto che salta subito all’occhio quando ci si approccia a Verrix: si vede che è il frutto di un lavoro lungo e molto curato fin nei dettagli.
Nei panni di una tribù celtica nella Britannia del 54 A.C. cercherete di ottenere fama con la buone e con le cattive per diventare il Re dei re, il Verrix per l’appunto. Vediamo subito come funziona!
Verrix: panoramica del gioco
Verrix è un gioco di civilizzazione fortemente asimmetrico in cui sono disponibili cinque fazioni: commercianti, razziatori, guerrieri, mistici e artigiani. Ogni fazione dispone di 14 carte azione, 9 immediatamente disponibili e 5 acquisibili con l’azione Apprendere. Alcune carte sono comuni a tutti, come Cucinare e Apprendere, mentre altre sono specifiche della fazione e altre ancora sono comuni a 2-3 fazioni.
Ciascun giocatore parte con un personaggio e cinque popolani; nel corso del gioco può acquisire un solo altro personaggio e due popolani aggiuntivi. I popolani hanno forza uno in tutto ciò che fanno (azioni, trasporto di beni, battaglia), mentre i personaggi hanno forza variabile da 1 a 3, spesso migliorabile se equipaggiati con un’arma (ma possono sempre trasportare un solo bene). I personaggi si dividono in quattro categorie: guerrieri, mistici, artigiani e commercianti. La scelta di un secondo personaggio adatto alla propria strategia di gioco è molto importante.
Per giocare le carte sono necessari due requisiti: forza e tipo di personaggi utilizzabili. Ogni carta riporta un valore di forza (da 1 a 5, ma più spesso da 2 a 4) e una o più tipologie di personaggi: il popolano è sempre presente e vi si possono aggiungere uno o due tipologie di personaggi. I tipi di personaggio non indicati sulla carta NON possono essere utilizzati per svolgere quella specifica azione. La forza è data dalla somma delle forze dei popolani/personaggi impiegati; se si usano solo popolani, se ne devono spendere molti, mentre un personaggio della giusta tipologia può spesso svolgere un’azione da solo.

Nelle azioni di Razzia, Battaglia e Commercio la forza indicata dalla carta è il requisito minimo, ma è spesso consigliabile utilizzare una forza superiore per riuscire a vincere o a effettuare scambi convenienti.
Ogni giocatore dispone di due plance: sulla plancia villaggio si trovano tuti i beni posseduti dal giocatore e si posizionano nel corso del turno i popolani e personaggi usati per le azioni di sviluppo. Sulla plancia in viaggio si piazzano i meeple utilizzati per gli altri tre tipi di azioni (che si spostano dal villaggio per svolgerle) e i beni ottenuti con il commercio e le razzie, che diventeranno disponibili a fine turno.
Dinamica del round
Una partita a Verrix è costituita da dodici round di gioco (mesi) in cui si ripete la stessa sequenza: due round in cui si svolgono le azioni seguiti da una festività, ovvero un round di scoring. I round azione sono composti da tre fasi:
- Evento: i giocatori che possiedono Volere divino sufficiente ne scartano tre cubetti e ottengono una carta Evento. Gli eventi sono quindi differenziati per giocatore e non tutti li ottengono con la stessa frequenza. La maggior parte degli eventi è positiva per chi la pesca, ma alcuni possono essere negativi per tutti.
- Azioni: il cuore del gioco, in cui si giocano le carte, una per turno, fino a che tutti hanno passato.
- Fase di ripristino: si riprendono carte azione, popolani e personaggi, si ottengono le merci in viaggio, si applica l’abilità speciale della fazione e si ottengono punti per ostaggi e alcuni oggetti equipaggiati.
Durante i turni di festività si ottengono punti per tre criteri, ad esempio possedere o scartare certi tipi di beni o per il numero di villaggi piazzati sulla mappa di gioco.
Tipologie di azioni
In Verrix le azioni si dividono in quattro grandi tipologie:
- Sviluppo: si tratta di azioni che servono a produrre le risorse di base, come il cibo, che serve per pagare gli spostamenti per tutti gli altri tre tipi di azioni, il vischio o la belladonna, piante che danno punti nelle festività, e per ottenere Volere Divino (l’unica risorsa non commerciabile o razziabile). Cucinare, Apprendere e Promuovere un popolano sono comuni a tutti; altre carte sono specifiche per fazione.
- Commercio: azione di movimento che consente di scambiare i propri beni con la riserva generale andando al porto o con un avversario andando in un suo villaggio (l’avversario non può rifiutare). I beni hanno un valore fisso e vengono barattati rispettando tale valore (se voglio un bene che costa dieci, dovrò dare via beni per un valore di dieci o più senza ricevere resto).

- Razzia: si attacca un villaggio avversario per rubare beni, trofei o prendere ostaggi, pagando il cibo per il movimento. L’avversario è obbligato a difendersi impiegando tutti i popolani/personaggi nel villaggio ed eventualmente impiegandone altri ancora inutilizzati e sommando anche un gettone difensivo pescato a sorte. Si confronta la forza dei due schieramenti e la razzia va a segno se l’attaccante ha più forza (con certe carte anche se pareggia). Prendere un ostaggio significa rubare un popolano avversario; questo resterà inattivo sul villaggio del razziatore finché il proprietario non se lo riprenderà con un’azione di commercio o razzia.
- Battaglia: nella battaglia ci si contendono PV e l’attaccante deve schierare un minimo di quattro meeple. Anche in questo caso si paga il costo di spostamento e chi viene attaccato è obbligato a difendersi. Tutti i giocatori che non hanno ancora passato possono offrirsi di supportare l’attaccante o il difensore (che deciderà se accettare o meno) e tutti i partecipanti dello schieramento vincente ottengono lo stesso numero di PV. La battaglia si gioca in tre round, due guidati da chi attacca e uno da chi si difende. Si giocheranno quindi tre diverse carte battaglia, ciascuna con requisiti e bonus/malus diversi. Chi non gioca la carta ha diritto al gettone difensivo. Le battaglie sono sfide per ottenere onore: personaggi e popolani non vengono mai uccisi.
Impressioni a caldo
Verrix è un gioco di civilizzazione con un buon motore di gestione risorse e un grado molto elevato di interazione diretta fra i giocatori. Si vede subito che è un gioco estremamente curato, a partire dall’ambientazione che si percepisce bene e integra numerosi rimandi alla mitologia celtica.

La grafica è semplice e accattivante e tutto è pensato per ergonomizzare l’esperienza di gioco. Un particolare punto di merito sono il regolamento, chiaro e ben scritto, e le carte azione, che illustrano dettagliatamente tutto ciò che si deve fare in modo che leggendole non si dimentichi nulla. In generale il materiale è di buon qualità e le icone di gioco sono quasi tutte facilmente intuibili.
Verrix è un gioco fortemente asimmetrico e ogni fazione ha una specializzazione non può essere ignorata e va sfruttata saggiamente. Il fatto che ogni carta richieda specifiche tipologie di personaggio fa sì che si debba puntare fortemente sull’abilità della propria fazione. Ad esempio, i razziatori non se la cavano bene giocando in modo pacifico perché così non sfrutterebbero il loro potente personaggio principale, un guerriero, non utilizzabile per la maggior parte delle azioni di sviluppo.
Il gioco comporta una forte interazione diretta tra giocatori e bisogna essere pronti a modulare la propria strategia in base a ciò che accade momento per momento. Razziare è un’azione forte e se non viene contrastata almeno in parte può influenzare abbastanza pesantemente le possibilità degli avversari.
Verrix non è un wargame e non si perdono mai personaggi in battaglia; tuttavia gli scontri ne costituiscono una parte importante. Si tratta di un titolo per giocatori esperti, con un tempo di gioco di circa due ore e mezzo (anche tre) e la rigiocabilità è molto buona. Il gioco scala molto bene in 3-5 giocatori.
Non ho avuto occasione di provarlo in due posso ipotizzare che in questa situazione si debbano scegliere due fazioni non troppo lontane sulla mappa per evitare di dover pagare costi di spostamento molto considerevoli.
Considerando l’ottima esperienza di gioco offerta da Verrix, non posso che consigliarlo a tutti i gamer che apprezzano i giochi a interazione elevata.
Ringraziamo Tommaso Ceglia, Riccardo Corti e Alfonso Bonfanti per la disponibilità e la cortesia.
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