Troyes – Recensione

In Troyes 2-4 giocatori si sfidano ad acquisire prestigio in una città medievale attraverso una meccanica basata su dadi e carte. 

Troyes è un gioco edito nel 2010 da Pearl Games e realizzato dai game designer Sébastien Dujardin, Xavier Georges, Alain Orban. Si tratta di un gioco ad ambientazione medievale, in cui i giocatori utilizzano dadi per svolgere diversi tipi di azioni, facendo leva sull’appoggio di politici, religiosi e militari.

Si tratta di un titolo che regge alla prova degli anni e continua a essere apprezzato e giocato, trovandosi tutt’ora all’ottantesimo posto della classifica di BGG.

Panoramica del gioco

Lo scopo di Troyes è ottenere il maggior numero di punti tramite un meccanismo di maggioranze basate su obiettivi segreti, uno per ciascun giocatore, che vengono rivelati a fine partita e attraverso varie altre meccaniche, come la costruzione della cattedrale, il piazzamento di commercianti sulle carte Azione e l’ottenimento di carte Evento

Troyes

Ogni giocatore possiede un pool di dadi diverso, determinato dal numero di propri cittadini assegnati presso tre istituzioni di potere: il comune (dadi gialli), il vescovato (dadi bianchi) e la caserma (dadi rossi). Nel corso del gioco è possibile piazzare altri cittadini per ottenere più dadi, anche scalzando quelli avversari o neutrali.

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Durante il proprio turno, il giocatore attivo sceglie un gruppo di dadi dello stesso colore, da uno a tre, e li utilizza per attivare una carta o svolgere un’altra azione (ce n’è una specifica per ogni colore).

Il giocatore può utilizzare solo dadi propri o decidere di acquistare dadi da un avversario a scelta (un solo avversario per turno). Il costo dei dadi acquistati varia in base al numero da cui è costituito il gruppo di dadi e viene corrisposto al giocatore. Questa caratteristica rende Troyes un titolo molto interattivo.

Troyes

Per dare maggior scelta ai giocatori, vi è anche un giocatore virtuale (grigio) da cui si possono acquistare dadi (in questo caso il costo viene pagato alla riserva generale). I cittadini grigi vengono posizionati all’inizio del gioco, poi gestiti attraverso gli eventi che entrano in gioco nel corso dei round.

I giocatori svolgono turni in finché tutti hanno passato. Il gioco termina dopo 9 round.

Le azioni

Una volta scelto un gruppo di dadi, il giocatore decide come utilizzarli. Con ciascun colore può fare cose diverse:

  • dadi bianchi: attivare una carta bianca, costruire la cattedrale, combattere eventi bianchi;
  • dadi rossi: attivare una carta rossa, combattere eventi rossi;
  • dadi gialli: attivare una carta gialla, combattere eventi gialli, ottenere denaro (sommando il valore totale del gruppo di dadi e dividendolo a metà).
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Inoltre, è anche sempre possibile utilizzare un dado per posizionare uno dei propri lavoratori nell’edificio del colore corrispondente al fine di ottenere un dado in più di quel colore a partire dal round successivo.

Attivazione delle carte

Per ogni colore dei dadi, sono disponibili tre carte di colori corrispondenti, che variano di partita in partita garantendo un’ottimo livello di rigiocabilità. Gli effetti delle carte sono estremamente vari, ma in linea generale:

  • le carte bianche consentono di modificare o aumentare il valore dei propri gruppi di dadi o di ottenere PV;
  • le carte rosse consentono di combattere le carte Evento, a prescindere dal loro colore;
  • le carte gialle consentono di ottenere denaro e/o PV.

Se si decide di attivare una carta, si deve procedere in questo modo: innanzitutto si deve avere un proprio cittadino su di essa, che richiede il pagamento di monete per essere posizionato. Ciascun giocatore può avere un solo cittadino su ogni carta e i primi due che vengono piazzati ottengono PV a fine partita.

Troyes

Poi si può attivare la carta per ottenerne l’effetto, tante volte quante consentito dal valore totale del gruppo di dadi utilizzato (ad esempio, se la carta ha un costo di attivazione di 4, con un gruppo di dadi di valore 12 la si attiverà tre volte).

Le carte sono il cuore di Troyes e rendono ogni partita diversa dalle precedenti.  

Troyes: materiali e grafica

Nella scatola di Troyes troverete:

  • 1 tabellone
  • monete (24 di valore 1, 12 di valore 5, 4 di valore 10)
  • 24 dadi (6 X rosso, bianco, giallo, nero)
  • 56 cittadini (12 nei 4 colori dei giocatori + 8 neutrali grigi)
  • 90 cubetti (20 nei 4 colori dei giocatori + 10 neutrali grigi)
  • 8 dischetti (2 nei colori dei giocatori)
  • 27 carte Attività (9 per colore)
  • 16 carte Evento
  • 6 carte Personaggio
  • segnalini PV (in tagli da 1, 3 5 e 10)
  • 1 carta Primo giocatore
  • 6 carte riassunto di gioco
  • 1 regolamento
  • 1 appendice con la spiegazione degli effetti delle carte.

La grafica è probabilmente il punto debole di Troyes, nonché l’unico aspetto del gioco che risente dei dieci anni trascorsi dalla prima pubblicazione. I colori sono piuttosto scialbi e le illustrazioni schematiche e minimaliste.

Troyes

Bisogna dire, però, che il materiale è resistente. La nostra copia di Troyes ha dieci anni ed è stata utilizzata molto e tutto il materiale è ottime in condizioni. Anche la scatola del gioco ha retto piuttosto bene alla prova del tempo. 

I commenti del Topo di Ludoteca

Troyes è un gioco che porta bene i propri anni. Ha un ottimo livello di rigiocabilità (ulteriormente aumentabile grazie all’espansione Le dames de Troyes) e un livello di interazione piuttosto elevato per via della possibilità di acquistare i dadi degli altri giocatori, per la competizione diretta sul tabellone e per il fatto che gli obiettivi segreti di fine gioco conferiscono punti a tutti i giocatori, motivo per cui è importante tenere d’occhio ciò a cui puntano gli avversari per cercare di intuire i loro obiettivi.

Troyes

La meccanica di gioco è piuttosto varia e sono tanti gli aspetti su cui si può puntare per arrivare alla vittoria. La grafica è molto essenziale e non è un gioco che colpisca particolarmente per l’aspetto, tuttavia i materiali sono resistenti e sopportano bene l’usura.

L’ambientazione è abbastanza generica, ma comunque piacevole. Non tutti i giocatori apprezzano l’interazione legata all’acquisto dei dadi altrui e infatti l’espansione introduce un dado viola che non può essere acquistato.

Le edizioni posteriori al 2016 (Asmodee, non in italiano) hanno anche le regole per il gioco in solitaria, disponibili anche su BoardGameGeek.

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Troyes

7.7

Esperienza di gioco

8.0/10

Materiali e grafica

6.5/10

Rigiocabilità

8.5/10

Pro

  • Numerose opzioni per la gestione dei valori dei dadi
  • Flusso di gioco coinvolgente
  • Rigiocabilità elevata grazie alla varietà delle carte

Contro

  • Grafica e materiali datati
  • Non adatto a chi non apprezza i giochi basati su dadi

Barbara Parutto

Fin da bambina Barbara è stata una grande appassionata di giochi da tavolo ed è cresciuta con i classici degli anni '80 e '90. Con il suo compagno ha iniziato a giocare a Magic e da lì al loro primo boardgame il passo è stato breve. Hanno una collezione di circa 300 giochi. Il topo di ludoteca è nato nella scatola di un gioco da tavolo, dove di notte si ritira per dormire. È molto curioso e ogni volta che vede un gioco nuovo gli fremono i baffi per la voglia di provarlo.