The Long Road – Recensione
In The Long Road i vostri scagnozzi intraprenderanno una vivace competizione nel Far-West per arricchirsi vendendo mandrie di bovini.
The Long Road è l’ultima fatica della mitica coppia di game designer italiani Stefania Niccolini e Marco Canetta, autori di titoli di pregio come Zanhguo e Railroad Revolution. Con quest’ultimo titolo hanno cambiato genere, realizzando un gioco di carte con una componente di bluff, simpatico e dinamico. Edito da uplay.it, The Long Road è stato presentato a Lucca Comics 2018.
Panoramica del gioco
In The Long Road da 2 a 4 giocatori si sfidano a colpi di carte (e di pistola) al fine di guadagnare più denaro di tutti. Una partita si compone di quattro carovane, con quattro conseguenti fasi di acquisizione di carte e monete. In ogni turno il giocatore attivo gioca una carta Carovana e può svolgere altre azioni facoltative.
Nello specifico è possibile:
- pagare due monete per scartare carte Carovana dalla mano e pescarne di nuove dal mazzo;
- giocare una carta Carovana dalla mano (obbligatorio). Le carte vanno giocate in una delle tre destinazioni (cactus, roccia, tepee) e vengono posizionate a destra della destinazione. La maggior parte delle carte mostra uno dei tre simboli delle destinazioni in alto a destra e un cartello in basso a sinistra (fanno eccezione le carte Fiume e Crocevia, che si possono posizionare presso qualunque destinazione e non sono provviste di cartello). Quando viene giocata una carta con il cartello il giocatore prende un oggetto dalla destinazione (coltello o moneta);
- giocare una carta Personaggio nella parte sinistra della destinazione in cui è stata giocata la carta Carovana se non ci sono ancora personaggi alleati. (Tuttavia alcune carte consentono di giocarne un secondo o di spostarne uno, pertanto si può arrivare ad averne un massimo di tre personaggi per carovana);
- applicare l’effetto della carta Carovana giocata;
- acquistare un’arma e armare un personaggio;
- pescare fino ad avere nuovamente tre carte Carovana in mano (obbligatorio).
Quando un giocatore prende l’ultimo oggetto presente su una carovana, il giocatore prende un tassello Destinazione raggiunta (2PV). Al termine del suo turno si procede alla vendita del bestiame. Si rivelano le carte personaggio e si somma il loro valore a quello delle armi giocate su di essi. In ordine, a partire dal personaggio con il totale più alto, il proprietario del Personaggio prende una o più carte Carovana e ne vende il bestiame o guadagna denaro in altro modo, come indicato dall’abilità della carta. Si prosegue fino a che tutti i Personaggi sono stati utilizzati. A questo punto ogni giocatore riprende personaggi tanti quanti ne ha giocati.
La partita termina dopo il raggiungimento della quarta destinazione. Infine, si ottengono ulteriori monete per l’obiettivo finale scoperto e per il proprio Boss.
In occasione di Modena Play 2019 è uscita una mini-espansione che include 5 oggetti speciali; a inizio partita ogni giocatore ne seleziona uno da usare nel corso del gioco per aggiungere ulteriore varietà.
Materiali e grafica
Nella scatola di The Long Road troverete:
- 15 carte Destinazione
- 30 carte Personaggio
- 4 mazzi di carte arte Carovana (15 carte ciascuno)
- 7 carte Boss/riepilogo di gioco
- tasselli armi (12 pugnali, 5 pistole, 3 fucili)
- 20 pedine cappello (5 nei 4 colori dei giocatori)
- 52 monete di diversi valori (1, 2, 5, 10, 20, 50)
- 4 tasselli Destinazione raggiunta
- 3 tasselli On the road
- 2 tessere Obiettivo di fine partita (stampate su fronte e retro)
- 1 stella dello sceriffo (segnalino primo giocatore)
La qualità dei componenti è decisamente buona, su questo aspetto bisogna dire che l’editore uplay.it non lascia mai a desiderare in termini di qualità della componentistica. Tutto il materiale ha uno spessore più che soddisfacente e la scatola presenta le illustrazioni lucide con effetto in rilievo che tanto mi piacciono (sono quelle scatole che non si rovinano mai).
Le carte illustrate da Kerri Aitken hanno uno stile fumettistico che contribuisce bene all’ambientazione e dà un tocco scanzonato al gioco.
Potete proteggere le carte con apposite bustine.
I commenti del Topo di Ludoteca
The Long Road è pensato per un pubblico non solo di gamer. Per adattarlo a gusti e fasce di pubblico diversificato, gli autori hanno previsto diverse possibili varianti. Ad esempio, è possibile distribuire i personaggi a caso o effettuare un draft. Oppure, potete decidere di utilizzare la stessa squadra di personaggi per tutta la partita, riprendendovi ogni volta i vostri dopo la vendita delle mandrie, oppure optare per la variante in cui si possono prendere i personaggi degli altri (in questo caso si riprendono i personaggi in ordine inverso rispetto a quello di vendita).
Quella che forse è la più interessante è la possibilità di giocare con i personaggi scoperti, se preferite la componente di bluff, o coperti, se volete avere un maggior controllo sul gioco ed evitare sorprese. Entrambe le modalità funzionano bene. Anche se le mie preferenze di giocatrice in generale vanno verso lo stile german, quindi con una minimizzazione del fattore alea, trovo che in un gioco come questo la componente di bluff sia piacevole e si coniughi bene con l’ambientazione.
In The Long Road gli elementi di rigiocabilità non mancano: il gran numero di personaggi tutti dotati di abilità uniche, gli obiettivi personali e i Boss che cambiano a ogni partita e gli oggetti speciali inseriti con la mini-espansione garantiscono la longevità del gioco.
L’unico difetto di The Long Road, a mio avviso, è la scalabilità. Il gioco gira bene in 3 o 4, mentre in due un po’ meno. Il numero di oggetti sulle carovane è fisso; ciò significa che il numero di azioni totali è uguale qualunque sia il numero dei giocatori. Giocando in 4 è facile che i personaggi con il totale più basso restino a bocca asciutta e la competizione è serrata, mentre giocando in due le carte Carovana avanzano e il gioco perde mordente. Inoltre, la durata si attesta su un’ora, che in due diventa un po’ eccessiva considerata la tipologia del gioco, che comunque è un filler, anche se molto ben fatto.
In ogni caso, si tratta di un titolo ben congegnato e curato nella realizzazione, che offre un’oretta di piacevole divertimento.
A chi è adatto:
– a famiglie e amici con almeno un po’ di esperienza nell’ambito dei giochi da tavolo
– a chi apprezza giochi con componenti di bluff in cui non tutto è controllabile
A chi non è adatto:
– ai giocatori che non apprezzano i giochi a interazione elevata
– a chi non ama i titoli soggetti a un certo grado di aleatorietà.
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