The Grimm Forest – Recensione
The Grimm Forest, appena giunto sui nostri tavoli in edizione inglese, affascina con la sua magnifica grafica e i materiali da 10 e lode, ma l’ambientazione interessante e l’eccellente qualità della componentistica non compensano le dinamiche semplicistiche.
Il mondo delle favole è come giocare a un bel boardgame: immergersi in mondi diversi, più o meno realistici, rappresenta sempre un momento di evasione che ci consente non solo divertirci, ma anche di lavorare di fantasia. The Grimm Forest si inserisce perfettamente all’interno di questa considerazione, proprio come suggerisce il titolo: l’ambientazione di fantasia fa da sfondo a un gioco troppo semplice, ma non privo di potenzialità. Come al solito, il trucco è quello di giocare con la giusta aspettativa e, perché no, con la compagnia giusta.
The Grimm Forest è un progetto che si è concretizzato grazie a una campagna su Kickstarter, nato dalla creatività di Tim Eisner, splendidamente illustrato dal team Mr. Cuddington (una coppia di illustratori canadesi che recentemente ha curato la grafica di numerosi giochi tra cui la nuova edizione di Brass e Santorini) e prodotto da Druid City Games. I materiali sono eccezionali, a dire poco, e la grafica è davvero ad alto livello. Punto forte e debole del gioco insieme.
Breve panoramica del gioco
In The Grimm Forest, lo scopo del gioco è aiutare il proprio porcellino a costruire tre casette, naturalmente di paglia, legno e mattoni. Il gioco è molto lineare, anche troppo: scegliere una carta, giocarla, raccogliere le risorse, costruire. Più nello specifico, i giocatori dovranno inizialmente scegliere una carta luogo con cui andare a raccogliere una delle tre risorse del gioco (paglia, legno, mattoni). Con tali risorse andranno a costruire una sezione della casa (due risorse per le fondamenta, quattro per le pareti e sei per il tetto). Il primo a completare la costruzione di tre casette vince. Il meccanismo dei race games non risulta gradito a tutti e questo è un fattore da tenere in considerazione. Per vivacizzare il gioco sono presenti le carte Favola (Fable) e le carte Compagno (Friend). Le Favole rappresentano eventi che influenzeranno positivamente o negativamente i giocatori (e faranno entrare in gioco temibili avversari come il Lupo Cattivo), mentre i Compagni aiuteranno i porcellini con abilità speciali che permetteranno di potenziare le proprie azioni, sconfiggere i mostri od ostacolare gli avversari.
Come detto in precedenza, il primo a costruire tre casette sverrà proclamato vincitore. In caso di inevitabile pareggio, vince chi ha costruito la casa più robusta, e in caso di altrettanto inevitabile ulterior pareggio, vince chi ha ricevuto il bonus del primo costruttore per la casa più robusta. Insomma, vincerà chi gioca per primo? Sarà così in molti casi.
I materiali

Nella scatola di The Grimm Forest troverete:
- 4 plance Luogo
- 3 segnalini Bonus primo costruttore
- 45 elementi casa (base, mura, tetto)
- 4 plance giocatore
- 45 segnalini risorsa di valore 1
- 15 segnalini risorsa di valore variabile
- 4 miniature dei porcellini (una per giocatore)
- 6 miniature dei personaggi cattivi
- 16 carte Risorsa (4 per giocatore)
- 25 carte Compagno (Friends)
- 57 carte Favola (Fable)
- 4 carte Aiuto
- 1 dado delle risorse
- 1 segnalino primo giocatore (Leggio)
I materiali di The Grimm Forest sono eccezionali, niente da eccepire. A partire dalla poderosa scatola, che fa davvero ottima mostra di sé su una libreria in legno, fino alle splendide illustrazioni, ai divisori interni e alle ottime miniature create da Heriberto Martinez. Un gioco dai materiali così belli e curati, però, qualche dubbio lo fa venire: ci sarà anche della sostanza? Purtroppo, in questo caso non è così. Il gioco è splendido da vedere, ma l’indicazione di età, addirittura 14+ sulla scatola (13+ sul regolamento e su KickStarter) lascia molti dubbi.
Le miniature sono belle da vedere e facilmente pitturabili, sono di buona dimensione e facilmente distinguibili tra di loro. Le carte presentano testo in inglese, non troppo complicato, ma che potrebbero dare qualche problema ai più piccoli.
Le considerazioni del Topo di Ludoteca
The Grimm Forest nasce come gioco “per adulti”, ma alla prova dei fatti non risulta sufficientemente appagante per gamer anche con la mente più aperta verso i giochi più semplici e meno cervellotici. Per giocatori adulti, introduttivi come Ticket to Ride o Carcassonne sono indubbiamente più efficaci, anche se perdono in ambientazione e materiali.
Come menzionato, le miniature sono belle, ma di fatto poco utili: per determinare la raccolta dei materiali sarebbero sufficienti le carte Raccolta, pertanto i Porcellini risultano esclusivamente decorativi. Inoltre, le azioni speciali delle carte Compagno variano da molto forti a pressoché inutili, conferendo al gioco un’eccessiva casualità.
Le meccaniche del gioco, eccessivamente semplici per un gruppo di adulti, la tematica e la componentistica rendono questo gioco un perfetto introduttivo al mondo dei boardgame per bambini sui dieci anni di età se non hanno mai giocato prima, anche più piccoli se si tratta di lettori dell’Angolo dei Topolini, a patto che vengano seguiti – almeno inizialmente – con il testo delle carte. Per bambini di questa età, comunque, non mancano valide alternative a prezzi più abbordabili e localizzati in italiano. Tuttavia, la qualità dei componenti è qualcosa di difficile da raggiungere tra le produzioni ludiche anche delle migliori case editrici.