The fox experiment – Anteprima+tutorial
All’evento Essen@Milano abbiamo provato The fox experiment, il nuovo gioco ideato da Elizabeth Hargrave, l’autrice di Wingspan. In questo titolo realizzato da Pandasaurus Games siete genetisti che allevano volpi al fine di sviluppare una progenie con specifici tratti. Il gioco si basa sulla selezione di carte genitore e sulla nascita di figli il cui pool genetico viene determinato lanciando dadi e sfruttando bene jolly e combo.
Panoramica del gioco
Una partita a The fox experiment è costituita da cinque round che si dividono in tre fasi, tutte ben riepilogate nelle carte riassuntive. Nel corso della prima fase, i giocatori, effettuando un’azione a turno, devono fare tre cose nell’ordine che desiderano: scegliere un esemplare maschio, scegliere un esemplare femmina e piazzare l’ingranaggio sul tracciato dell’ordine di turno. Le carte Volpe riportano i dadi che il giocatore potrà tirare per determinare le caratteristiche della prole, mentre il tracciato offre la scelta sull’ordine di gioco dando bonus variabili e via via più numerosi a chi sceglie di giocare dopo.
Terminata questa fase, si passa a quella in cui si lanciano i dadi e si determinano le caratteristiche dei discendenti. I dadi sono di quattro colori diversi, più il verde che funge da jolly e può essere abbinato a qualsiasi altro colore. Le facce dei dadi possono riportare mezzo simbolo, un simbolo intero, due mezzi simboli o un simbolo e mezzo. Combinerete i risultati ottenuti in modo da ottenere il maggior numero di simboli possibile e questi verranno segnati sulla carta Cucciolo. In questo modo verrà determinato quali e quanti dadi consentirà di tirare quella carta e quanti gettoni dei vari colori riceverà il giocatore.
I gettoni sono fondamentali perché si utilizzano per migliorare la propria plancia potenziando le proprie possibilità. Nello specifico è possibile:
- sbloccare nuovi dadi jolly (si parte tutti con uno);
- fare in modo che nascono più cuccioli da ogni accoppiamento;
- ottenere nuove carte Obiettivo che danno punti se nascono cuccioli con i requisiti richiesti;
- sbloccare gli scoring di fine gioco (in ogni partita ce ne sono quattro randomizzati tramite un mazzo di carte).
Inoltre, in ciascun round vengono elargiti punti a chi ottiene l’esemplare con il maggior numero di caratteristiche. L’ultima fase è un setup di fine turno. Tutti i genitori vanno in fondo ai relativi mezzi e i cuccioli diventano selezionabili come genitori.
Se la coppia può avere più di un cucciolo, lo stesso pool di dadi verrà lanciato una volta per ciascun nuovo nato, creando combinazioni sempre diverse. Ad aiutare i giocatori ci sono gettoni jolly e carte Evento degli esiti variegati, ma sempre positivi, che possono essere usate o conservate per ottenere un punto a fine partita. Per approfondire, è disponibile il tutorial sul nostro canale:
Impressioni a caldo
The fox experiment è un gioco abbastanza semplice, che si gioca in un’ora o poco più. La seconda fase si gioca in simultanea, quindi risulta piuttosto veloce. Il gioco si caratterizza per magnifiche illustrazioni delle volpi. Le carte Cucciolo si compilano con pennarelli cancellabili e potete anche dare il nome alle vostre volpi. Il gioco è piacevole, ha uno sviluppo esponenziale (nell’ultimo round si tirano davvero tanti dadi) e offre vari modi per fare punti, anche abbastanza vari grazie alle molte carte obiettivo.
E tuttavia, resta un gioco essenzialmente un po’ semplice per la maggior parte dei giocatori esperti, dove l’alea ha il suo peso, seppur in parte controbilanciabile. L’ambientazione è piuttosto ben fatta e le immagini sono davvero belle. I materiali sono semplici ma tutti più che adeguati, con una marea di dadi colorati (poco a prova di daltonico).
Lo consiglio a chi ama i giochi con gli animali e in cui i dadi sono i protagonisti, nonostante i veri aspetti per modificarli e ottenere bonus. Come esperienza di gioco siamo lontani da Wingspan, il gioco che ha portato l’autrice al successo; The fox experiment è forse più paragonabile a Mariposas come livello di difficoltà.