Intervista a Stefania Niccolini, autrice di The Long Road

Il Topo di Ludoteca ha intervistato in esclusiva Stefania Niccolini che ci parla di The Long Road, dell’espansione di Railroad Revolution e di altri progetti.

L’ho detto e lo ripeto: nel mondo del game design le donne sono poche ma buone e in Italia abbiamo la fortuna di poterne annoverare alcune davvero di classe! Una di queste è Stefania Niccolini, autrice, insieme al marito Marco Canetta, di titoli del calibro di ZhanGuo e Railroad Revolution. In occasione di LuccaComics&Games hanno presentato il loro nuovo gioco, The Long Road, edito da uplay.it, un gioco di carte ambientato nel Far West, molto divertente e solo apparentemente semplice.

Proprio a Lucca ho avuto l’occasione di conoscerli di persona e di provare The Long Road, di cui vi parlerò in uno dei prossimi articoli. Oggi invece potete scoprire cosa ci ha raccontato questa simpaticissima game designer.

The Long Road - Stefania Niccolini
The Long Road

Ciao Stefania, com’è nata l’idea per The Long Road?

Sembrerà incredibile, ma è passato talmente tanto tempo che sia io che Marco lo abbiamo praticamente dimenticato. Ci sono giochi di cui ricordiamo il momento esatto in cui è scattata la scintilla iniziale, come per Rhein River Trade, quando in vacanza lungo la ciclabile del Reno in bicicletta, con i figli vedevamo chiatte, treni e auto passarci accanto. In altri casi, invece, il ricordo si perde nei meandri del passato, fra le decine di prototipi di cui solo una parte è arrivata alla pubblicazione.

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Quanto è durato il processo di sviluppo del gioco?

La prima versione di The Long Road credo, ma non garantisco, che risalga al 2010. Era incentrata prevalentemente suoi luoghi e sulle direzioni per raggiungerli. Poi, come accade per tanti altri nostri prototipi, dopo una prima fase di playtesting poco convincente, è rimasto per un bel po’ a fermentare nel cassetto. Quando poi lo abbiamo ripreso a distanza di tempo, sono arrivati i personaggi (all’inizio solo 7, uguali per tutti i giocatori) e il gioco ha preso la piega che ha portato alla versione finale. È cambiato così tante volte che molti di coloro che hanno giocato le varie versioni del gioco ora stenteranno a riconoscerlo. Sarà un po’ come aver visto un bambino piccolo ancora col ciuccio e incontrarlo poi ormai adulto, con barba e peli sul petto.

The Long Road

Tu e Marco siete una coppia nella vita e siete anche colleghi. Come funziona la vostra collaborazione nella creazione di un nuovo gioco?

Io e Marco abbiamo indole e modi di approcciare il gioco completamente diversi. Tanto pragmatico è lui, quanto sognatrice sono io. Lui matematico, io fantasiosa. I nostri giochi si trovano a metà strada fra me e lui. In genere infatti nascono da un’idea estemporanea che viene sviluppata insieme: dove lui alza il tiro, io abbasso; dove lui mette funzioni matematiche complesse e arsenali bellici, io metto somme o, al massimo, sottrazioni e fiorellini. In The Long Road, ad esempio, le armi sono solo uno spauracchio. Probabilmente sono tutte scariche, ma l’importante è che gli altri giocatori non lo sappiano. E, comunque, non ci sono mai feriti, se non nell’orgoglio.

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Dopo tutto questo tira e molla creativo e molti cambiamenti, se va bene (e purtroppo non sempre accade), arriviamo a un gioco presentabile agli editori.  Se poi va ancora meglio, addirittura alla pubblicazione.

Attualmente avete all’attivo diversi titoli di successo, come ZhanGuo e Railroad Revolution. C’è un obiettivo che sentite di aver raggiunto? E cosa invece vorreste raggiungere in futuro?

Per noi, veder pubblicati i nostri giochi è già un successo. Il problema è che, come dice il detto, l’appetito vien mangiando e, ogni volta che un nostro gioco vede la luce, la voglia di far sempre meglio aumenta. E non solo di far meglio, ma di essere ancor più parte del fantastico mondo dei giochi. Sarebbe meraviglioso un giorno riuscire a fare di questa passione un lavoro a tempo pieno. Chissà… ovviamente, se per caso riuscissimo ad azzeccare un gioco da un numero esorbitante di copie vendute sarebbe decisamente più facile (sognare non costa nulla) 🙂

Railroad Revolution - Stefania Niccolini
Railroad Revolution

A proposito di Railroad Revolution, ci puoi anticipare qualcosa sull’espansione e su quando uscirà?

L’espansione di Railroad Revolution sarà una super espansione che consterà di diversi grossi moduli, giocabili singolarmente o insieme, e dovrebbe uscire nel 2019. Ci dovrebbe essere addirittura il modulo per giocare in solitaria, di cui non posso ancora anticipare molto, ma che sappiate è una “figata pazzesca”, come direbbe un nostro caro amico.

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Avete altri progetti per il futuro?

Se tutto va secondo i piani, il 2019 dovrebbe portare, oltre all’espansione di Railroad Revolution, anche quella di ZhanGuo, sempre con What’s Your Game? e un piccolo gioco roll and write targato ThunderGryph Games. Abbiamo inoltre altri prototipi per i quali io e Marco stiamo incrociando le dita ben strette, nella speranza un giorno di arrivare alla pubblicazione.

Non so voi, ma io non vedo l’ora di intavolare queste succulente novità! Auguriamo a Stefania e Marco di realizzare numerosi altri progetti per poter continuare a divertirci con i loro bellissimi giochi!

Barbara Parutto

Fin da bambina Barbara è stata una grande appassionata di giochi da tavolo ed è cresciuta con i classici degli anni '80 e '90. Con il suo compagno ha iniziato a giocare a Magic e da lì al loro primo boardgame il passo è stato breve. Hanno una collezione di circa 300 giochi. Il topo di ludoteca è nato nella scatola di un gioco da tavolo, dove di notte si ritira per dormire. È molto curioso e ogni volta che vede un gioco nuovo gli fremono i baffi per la voglia di provarlo.