Pulsar 2849 – Recensione
In Pulsar 2849 viaggerete nello spazio per esplorare nuovi sistemi solari e sfruttare l’infinita riserva energetica delle pulsar, sviluppando tecnologie sempre più innovative.
Oggi ci occupiamo di Pulsar 2849, il nuovo gioco di Vladimír Suchý, autore di vari titoli interessanti come Shipyard, 20° secolo e League of Six. Edito da Czech Games Edition e portato in Italia da Cranio Creations, che lo ha presentato a ModenaPlay 2018, Pulsar 2849 ci trasporta in un lontano futuro in cui l’evoluzione tecnologica è tale da consentire all’uomo di viaggiare agevolmente nell’universo e sfruttare l’energia delle pulsar, le stelle di neutroni, grazie alla costruzione di giroscopi.
Breve panoramica del gioco
Come molti dei giochi che prediligo, Pulsar 2849 è più facile da giocare che da descrivere: il gran numero di azioni, infatti, rende corposo il regolamento e lunghetta la spiegazione per la prima partita. Il flusso di gioco invece è estremamente semplice e lo padroneggerete con agilità. Si tratta infatti di 8 turni in cui ogni giocatore selezionerà due dadi dal pool di 2x+1 dadi (dove x è il numero di giocatori), per poi in un secondo momento utilizzarli per effettuare le azioni prescelte.
Ogni turno si divide in tre fasi:
- Fase dadi: il primo dado si sceglie in ordine di turno, il secondo inordine inverso. La scelta dei dadi comporta come conseguenza l’avanzare o retrocedere su due tracciati, il tracciato Iniziativa, che determina il primo giocatore, e il tracciato Ingegneria, che consente di ottenere i preziosissimi cubetti Ingegneria. Scegliere dadi con valor bassi consente di avanzare sui tracciati; scegliere dadi alti costringe a retrocedere, ma consente di scegliere azioni più forti nel corso della seconda fase.
- Fase azioni: in ordine di turno, i giocatori usano i due dadi selezionati per svolgere due azioni. Le possibili azioni sono numerose: viaggiare nello spazio alla scoperta di nuovi sistemi solari e delle pulsar, sviluppare le pulsar, costruire i trasmettitori, completare progetti nel proprio quartier generale, brevettare tecnologie, acquistare modificatori per il dado o giroscopi…
In ogni turno, ogni giocatore può ottenere uno e un solo dado rosso per svolgere un’azione aggiuntiva; si può ottenere spendendo cubetti ingegneria, costruendo Trasmettitori o grazie ad alcuni Brevetti. - Fase produzione: al termine della fase azioni si ottengono cubetti dal tracciato Ingegneria, punti e/cubetti dai Trasmettitori costruiti, punti dai giroscopi attivi e da alcune tecnologie.
Al termine dell’ottavo turno si effettua uno scoring finale che valuta il numero di stazioni spaziali nei sistemi planetari visitati, i tre obiettivi finali sorteggiati fra i 12 disponibili, le tecnologie per lo scoring finale e la posizione sul tracciato iniziativa e alcuni materiali avanzati.
Qui potete trovare il regolamento in italiano.
Materiali e grafica
La scatola di Pulsar 2849 contiene una gran quantità di materiale, per l’esattezza:
- 1 plancia centrale double-face con due diverse mappe di gioco
- 1 plancia dadi double-face
- 1 plancia Giroscopi
- 6 plance Tecnologia double-face
- 1 plancia Modificatori dado
- 24 tessere Trasmettitore
- 4 plance del giocatore double-face
- 17 tessere Sistema Planetario
- 6 tessere Obiettivo double-face
- 24 anelli Pulsar (6 nei 4 colori dei giocatori)
- 12 razzi (3 nei 4 colori dei giocatori)
- 120 pedine rotonde in plastica (30 nei 4 colori dei giocatori)
- 4 tessere 100 PV (nei 4 colori dei giocatori)
- 1 segnaturno
- 1 segnalino Mediana
- 30 tessere Giroscopio (di valore variabile da 1 a 3)
- 6 tessere Premio costruzione giroscopi (3 da 7 PV, 3 da 4 PV)
- 12 tessere bonus Esplorazione
- 12 segnalini Modificatore dado +/-1
- 9 segnalini Modificatore dado +2
- 25 cubetti Ingegneria
- 12 segnalini “4 cubetti Ingegneria”
- 9 dadi argentati
- 1 dado rosso
- 4 riassunti di gioco
- 1 regolamento
- 1 manuale Tecnologie
I materiali sono tutti di buona qualità ed ergonomici per massimizzare l’esperienza di gioco. La grafica è accattivante e contribuisce grandemente a immergere i giocatori nell’ambientazione. Si tratta di un gioco estremamente “fotogenico” grazie ai bellissimi materiali. Per quanto riguarda le tecnologie, lì bisogna dedicarsi all’interpretazione delle icone; quelle sulle plance dei giocatori sono semplici, mentre quelle sulle plance Tecnologia non sono sempre di facile interpretazione, ma l’apposito manuale fornisce (quasi sempre) i chiarimenti necessari. A me un paio di FAQ sono rimaste. Una piccola nota sui riassunti di gioco: contrariamente a tutto il resto del materiale, che è robusto e fatto per durare, queste quattro schede sono molto sottili; vi consigliamo vivamente di plastificarli.

I commenti del Topo di Ludoteca
Se mi consentire il gioco di parole, giocare a Pulsar 2849 è un’esperienza… STELLARE!!! Otto turni con due o al massimo tre azioni per turno significano una media di 20 azioni (difficilmente si riesce a ottenere il dado rosso extra tutti i turni), quindi un numero limitato di azioni da sfruttare senza perdersi per guadagnare il maggior numero di PV. Le possibili cose da fare sono davvero tante, avrete costantemente la sensazione di non poter fare tutto quel che vorreste… Ed è proprio così, non si può fare tutto, si deve piuttosto scegliere alcuni aspetti su cui concentrarsi: lavorare sulla plancia personale, viaggiare nello spazio, costruire trasmittenti, sviluppare le pulsar con i giroscopi, concentrarsi sugli otto livelli di patenti e obiettivi? Sono tutte scelte valide. Potrete prendere una decisione in base allo scenario prescelto, agli obiettivi di fine gioco e in parte anche ai dadi che selezionerete. Qualsiasi sia il percorso che scegliete, dovrete portarlo avanti con costanza e senza farvi fuorviare dai dubbi, altrimenti finirete per giocare in modo dispersivo senza ottenere grandi risultati.
Un’ultima considerazione: Pulsar 2849 è un titolo dalla rigiocabilità elevatissima! Oltre ad essere un bellissimo gioco (e ve lo dice una gamer non particolarmente appassionata dell’ambientazione Sci-Fi), la gran quantità di materiale stampato sui due lati offre la possibilità di creare partite sempre diverse. Inizialmente potrete attenervi ai 4 scenari consigliati (usando le plance tecnologia A, B, C e D), che vi portano a concentrarvi su aspetti diversi del gioco (ad esempio lo scenario A si concentra sui viaggi nello spazio, C sulla plancia del giocatore, etc). Quando padroneggerete il gioco, potrete anche mescolare a piacere le tessere A, B, C e D per ottenere scenari meno prevedibili e sempre diversi.
Vi consiglio vivamente di provarlo alla prima occasione!!
A chi è adatto:
- a giocatori esperti
- a chi ama il meccanismo di dice-drafting
- a chi riesce a portare avanti con decisione la propria stategia anche fra molte possibili “distrazioni”
A chi non è adatto:
- ai neofiti
- a chi si blocca davanti a un gioco che offre mille opzioni e percorsi