Pocket Detective: Omicidio all’università – Recensione
Pocket Detective: Omicidio all’università è il primo titolo di una serie che propone indagini basate su carte, in cui risolvere il caso col minor numero di mosse possibile.
Pocket Detective: Omicidio all’università è il primo titolo di una nuova serie di giochi investigativi tascabili realizzata dal game designer russo Yury Yamshchikov, autore di Kosmonauts, un titolo di esplorazione spaziale di peso medio presentato a EssenSpiele 2012.
Si tratta di un gioco per 1-6 giocatori della durata è di circa un’ora; la versione italiana è curata da Cranio Creations.
Come si gioca a Pocket Detective
Le regole di Pocket Detective: Omicidio all’università sono molto semplici e vengono illustrate nelle prime carte che compongono il mazzo. Ad ogni turno il giocatore attivo sceglie una delle possibili piste da seguire, pesca la carta corrispondente e la legge ad altra voce. Dopodiché i giocatori si confrontano e decidono come proseguire l’indagine, sempre con la stessa dinamica: il giocatore di turno sceglie la carta successiva da pescare. Sebbene sia opportuno decidere insieme e confrontarsi, la decisione finale su cosa fare viene presa dal giocatore attivo, che cambia a ogni turno, ed è insindacabile.

Le prime carte presentano il caso da risolvere, illustrano come procedere e offrono le prime piste che è possibile seguire. Il resto del mazzo è diviso in cinque mazzetti che rappresentano i diversi luoghi in cui è possibile recarsi, in pratica i diversi filoni che l’indagine può seguire.
Ogni carta può indicare una o più piste, ovvero ulteriori carte che si possono pescare con il procedere del gioco. Le carte giocate restano scoperte ed è possibile consultarle in qualsiasi momento e seguire le piste nell’ordine e nel momento desiderato. Talvolta invece, le carte richiedono di decidere se effettuare o meno una certa azione: in questo caso, dovrete prendere una decisione immediatamente e non potrete modificarla in seguito. L’ultimo mazzetto (mazzo G) si utilizza per concludere l’indagine: quando avrete una teoria su come sono andati i fatti, potrete pescare la carta G1 per parlare con il procuratore distrettuale e illustrargli le vostre scoperte.

Le piste possono essere contrassegnate da uno o più icone Tempo e Tensione (una faccina arrabbiata). Le icone presenti sulle piste utilizzate serviranno al termine del gioco per calcolare il punteggio ottenuto e capire quanto siete stati bravi nella risoluzione del caso.
Come è composto il mazzo
Il mazzo che costituisce il caso è composto da 71 carte e si divide in 7 mazzetti contrassegnati da lettere (A-G). Il mazzo A è composto da undici carte che presentano le regole di gioco, la situazione iniziale, le prime piste e tre carte (A8, A9 e A10) che illustrano la soluzione del caso nei dettagli. Queste tre carte andranno messe da parte e potrete leggerle solo al termine della partita. Gli altri mazzetti andranno divisi e riposti coperti sul tavolo uno accanto all’altro. Quando vorrete approfondire una certa pista, preleverete la carta corrispondente e potrete leggerla. Infine, l’ultima carta del mazzo indica come calcolare il punteggio finale.

I commenti del Topo di Ludoteca
Pocket Detective: Omicidio all’università è una variante molto piacevole di gioco investigativo basato su carte. L’idea di dover minimizzare il numero di carte visionate per risolvere il caso è valida ma non troppo castigante, il gioco è scorrevole, facilissimo da imparare e l’indagine proposta è coinvolgente e curata.

Il tempo che scorre non è pressante come in altri giochi investigativi, ad esempio Detective: sulla scena del crimine. Tenete comunque conto del fatto che si tratta di un titolo adatto al grande pubblico, con un livello di difficoltà non troppo elevato, ma comunque piacevole anche per detective esperti.
Le piste riportano una stima del tempo e della tensione che seguirle vi farà accumulare; si tratta appunto di un’indicazione, che non è detto corrisponda alle icone effettive della carta. Non abbiate paura di seguire qualche pista in più per via del tempo: non vi penalizzerà eccessivamente se sarete accurati nella soluzione del caso. Per quanto riguarda le icone tensione, non dovreste accumularne troppe. Se ciò capita, significa che l’indagine non sta procedendo tanto bene.

L’unico appunto negativo su Pocket Detective: Omicidio all’università è il fatto che in alcune confezioni, le carte del mazzetto A e la carta finale sono girate sul lato sbagliato. Questo può essere un problema serio, perché rischiate di trovarvi sotto gli occhi le carte con la soluzione del caso a inizio partita. Per sicurezza, fate controllare il mazzo a una persona che non partecipa al gioco prima di iniziare!
Se il gioco vi piace, sappiate che in inglese è già pronto il secondo caso della serie, Pocket Detective: Dangerous Contacts. In questo nuovo episodio i giocatori assumeranno il ruolo di giornalisti.
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