Paris: la cité de la lumière – Recensione

Paris: la cité de la lumière è un intrigante gioco astratto per due giocatori dalla componentistica molto curata, ambientato all’epoca dell’Esposizione universale.

Paris: la cité de la lumière è un gioco di José Antonio Abascal pubblicato da Devir Games e presentato in Italia in occasione di Lucca Comics and Games 2019. Si tratta di un gioco di circa 30 minuti per due giocatori a partire dagli 8 anni. Grazie all’ottima rigiocabiltà e agli splendidi materiali, siamo sicuri che ve ne innamorerete.

Ci troviamo a Parigi, anno 1889: l’Esposizione Universale è alle porte (lo stesso tema di World’s Fair 1893, che però è ambientato a Chicago) e la città è letteralmente in fibrillazione. Una delle novità più emozionanti è l’illuminazione elettrica e le personalità di spicco fanno a gara a costruire edifici il più illuminati possibile.

Paris: la cité de la lumière

Breve panoramica del gioco

In Paris: la cité de la lumière due giocatori si sfidano per guadagnare punti realizzando edifici vicino ai lampioni. Sembra facile… ma, grazie a un buon numero di variabili, vedrete che il gioco ha una buona profondità strategia ed è rigiocabilissimo.

La partita si divide in due fasi: nella prima i giocatori a ogni turno piazzano una delle proprie tessere Acciottolato o scelgono dalla riserva generale un Edificio che verrà posizionato nella seconda fase. Le tessere acciottolato sono composte ognuna da 4 settori dai colori variabili: arancione e blu sono i colori dei giocatori, il viola indica spazi utilizzabili da entrambi, infine ci sono i preziosi lampioni, a cui si deve costruire adiacente, perché si tratta del modo principale per ottenere punti vittoria.

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Nel corso della seconda fase, sempre facendo un’azione a turno, i giocatori posizionano gli edifici e utilizzano le azioni speciali delle cartoline. Il giocatore può posizionare un edificio esclusivamente occupando spazi Acciottolato del proprio colore o comuni, pertanto il posizionamento delle tessere acciottolato e la scelta degli edifici nella prima fase devono essere oculati, anche perché ogni edificio preso ma non piazzato a fine partita conferisce un malus di -3 punti.

Paris 6
La città al termine della prima fase di gioco

Le azioni speciali delle cartoline sono il pepe del gioco: in ogni partita ne vengono selezionate casualmente otto, che offrono ulteriori modi per fare punti o consentono di effettuare azioni in contrasto con le regole di base del gioco. Ad esempio il Sacré Coeur elimina il malus per gli edifici non piazzati, la Metropolitain consente di piazzare un edificio coprendo una casella Lampione, etc. Ogni giocatore può usare un massimo di quattro azioni speciali a turno e non si può scegliere un’azione speciale già utilizzata dall’avversario.

Paris - Edifici

A fine gioco, ogni edificio fa guadagnare punti pari al numero di caselle che occupa moltiplicato per il numero di lampioni che lo illuminano. Oltre a ciò, i giocatori ottengono punti per il proprio gruppo di edifici adiacenti più grande (in numero pari alle caselle occupate da tali edifici) più eventuali punti conferiti dalle cartoline.

Paris - Cartoline

Materiali e grafica

Nella piccola ma robusta scatola di Paris: la cité de la lumière troverete:

  • 1 tavoliere (incorporato nella scatola di gioco);
  • 16 tessere Acciottolato (8 per giocatore);
  • 12 pedine Edifico;
  • 14 camini (7 per giocatore);
  • 8 segnalini Azione (4 per giocatore);
  • 12 cartoline Azione;
  • 9 pedine speciali;
  • regolamento in italiano e in portoghese.

Paris: la cité de la lumière 2

Il materiale è uno dei punti forti dei questo gioco. Ogni componente è realizzato con la massima cura ed è estremamente lodevole il lavoro della casa editrice in termini di qualità del prodotto. Non potrete che restare incantati dai deliziosi edifici che sono poi semplici tessere in stile tetris, ma realizzate con una spessa base di cartone beige sui cui è innestato l’edificio colorato, sempre in cartone pressato, lucido e liscio.

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La grafica è un altro aspetto lodevole: la copertina è magnificamente illustrata, le cartoline sono splendide e la bellezza delle illustrazioni riesce a far sentire l’ambientazione in quello che è essenzialmente un gioco astratto, il che non è poi così facile. La scelta dei colori è elegante, l’unico aspetto negativo è che i giocatori daltonici faticheranno a distinguere il blu dal viola sulle tessere Acciottolato. Per facilitarli, fateli giocare con il blu.

Paris5

I commenti del Topo di Ludoteca

Paris: la cité de la lumière è un puzzle game davvero ben congegnato. La rigiocabilità è elevata grazie alle interessanti variazioni introdotte dalle cartoline Azione e al fatto che la base di acciottolato crea configurazioni diverse in ogni partita. Nonostante questa grande variabilità, il gioco resta sempre ben bilanciato perché ogni elemento risulta forte nella misura in cui viene utilizzato bene, perciò tutto dipende dalle vostre capacità di pianificazione. L’unica azione che risulta in effetti un po’ più forte rispetto alle altre è quella della Ballerina, tuttavia un avversario abile può lavorare per contrastarla. Grazie a questa grande variabilità e alla durata contenuta, è facile fare almeno un paio di partite consecutive.

Paris: la cité de la lumière 2

L’indicazione di età a partire dagli 8 anni non deve ingannare, perché se è vero che il gioco è facile da imparare, è anche vero che ha una buona profondità e che bisogna prestare grande attenzione alla pianificazione: come creare i giusti spazi per gli edifici con l’acciottolato, come sfruttare il più possibile i lampioni e la tempestività di ogni azione (meglio prendere quell’edificio prima che lo faccia l’avversario o meglio accertarsi di avere lo spazio in cui metterlo?), per non parlare della competizione sulle azioni delle cartoline! In definitiva dovrete prendere la decisione giusta al momento giusto e osare (ma senza rischiare troppo) in un titolo in cui l’interazione è il cuore del gioco.

Paris - camini

Per le primissime partite è consigliato l’utilizzo di un set di cartoline prefissato, in modo da inserire qualche variabile in meno. Una volta presa confidenza, potrete usarle tutte estraendo a caso le otto da utilizzare. Ciò comporta, come dicevamo, variazioni notevoli fra una partita e l’altra. Inoltre, il gioco è proponibile virtualmente a ogni genere di pubblico. 

Considerando l’esperienza di gioco e la a bellezza e la qualità dei componenti, che contribuiscono a dare un’ambientazione piacevole, possiamo concludere che Paris: la cité de la lumière è un piccolo capolavoro.


Ringraziamo Devir Italia per la cortesia e la collaborazione!

Paris: la citè de la lumiere

7.9

Esperienza di gioco

7.5/10

Materiali e grafica

8.5/10

Rigiocabilità

7.7/10

Pro

  • Un gioco semplice ma per niente banale
  • Materiali eccelsi e splendide illustrazioni
  • Ampia rigiocabilità
  • Adatto virtualmente tutti

Contro

  • Scelta cromatica infelice per i daltonici

Barbara Parutto

Fin da bambina Barbara è stata una grande appassionata di giochi da tavolo ed è cresciuta con i classici degli anni '80 e '90. Con il suo compagno ha iniziato a giocare a Magic e da lì al loro primo boardgame il passo è stato breve. Hanno una collezione di circa 300 giochi. Il topo di ludoteca è nato nella scatola di un gioco da tavolo, dove di notte si ritira per dormire. È molto curioso e ogni volta che vede un gioco nuovo gli fremono i baffi per la voglia di provarlo.