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Oros – Recensione

Oros è un gioco per 2-4 giocatori in cui, nei panni di semidei, simulerete i movimenti delle placche tettoniche portando alla formazione di montagne e vulcani, il processo di orogenesi da cui prende nome il gioco. Su di esse dovrete poi erigere luoghi sacri in cui la tribù possa contemplare e migliorare la propria conoscenza. Ideato da Brandt Brinkerhoff, è stato pubblicato da
Aesc Games.

Panoramica del gioco

Una partita a Oros si compone di un numero variabile di round. La fine del gioco si attiva quando uno dei giocatori raggiunge l’ultima casella del tracciato Ascensione, un percorso su cui si avanza principalmente costruendo luoghi sacri. Ogni giocatore parte con tre meeple e una plancia giocatore su cui si selezionano le azioni e si effettuano miglioramenti per potenziare le azioni stesse e ottenere punti a fine gioco. Il tabellone è costituito da una plancia divisa in riquadri su cui si posizionano tessere terreno secondo un setup iniziale a scelta fra le varie opzioni indicate nel regolamento.

Oros 1

Le tessere terreno hanno valore da 1 a 4 e possono anche contenere dei vulcani, anch’essi di valore da 1 a 4. Inizialmente i giocatori devono spostarle e farle scontrare simulando appunto i movimenti della crosta terrestre. Lo scopo è creare montagne e ciò si può fare facendo scontrare due tessere di valore quattro. Se si scontrano tessere di altri valori, ad esempio due e tre, si posiziona una tessera da quattro più un vulcano del valore rimanente (in questo caso da uno). I giocatori possono svolgere fino a tre azioni per turno spostando i propri meeple sugli spazi azione liberi della plancia. È possibile svolgere due volte la stessa azione nel corso di un turno, ma sempre spostando un meeple da dove esso si trova a uno spazio azione vuoto.

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Vediamo le possibili azioni. Una di esse è spostare una riga di tessere (con tutto ciò che c’è sopra, inclusi i meeple dei giocatori). La cosa particolare è che la fascia più esterna di tessere sulla plancia è considerata un’unica riga che ruota un senso orario e questo va tenuto bene in considerazione quando si valutano i possibili movimenti. Un’altra azione consiste nella spostare un gruppo di tessere per creare collisioni e modificare quindi la conformazione del terreno.Oros 2

Ciò va fatto nel modo più possibile congeniale ai propri obiettivi e possibilmente senza favorire troppo gli altri giocatori. Un’altra azione ancora è il movimen­to dei meeple, che devono spostarsi via terra finché l’azione non viene potenziata abbastanza da consentire di attraversare l’acqua che separa due tessere (il movimento in spazi con solo acqua non è comunque mai possibile). Un’altra possibile azione è piazzare un vulcano da tre o far eruttare uno o più vulcani. Con tale azione i terreni aumentano di valore e/o se ne formano di nuovi, magari utili per consentire ai nostri meeple rimasti isolati di potersi muovere.

Oros 3

Le ultime due azioni costituiscono il cuore del gioco e sono la costruzione di luoghi sacri e lo studio. I luoghi sacri sono di tre tipi con tre dimensioni diverse e su ogni montagna se ne può costruire una per tipo partendo da quello più grande, ma sempre solo uno per giocatore. C’è quindi una meccanica di corsa ma anche di collaborazione, seppur per necessità, alla costruzione e a volte può convenire aspettare il momento giusto per realizzare un luogo di valore maggiore. Infine, l’azione di studio consente di avanzare sugli otto tracciati sulla plancia del giocatore. Cinque di essi sono legati alle azioni e le migliorano, mentre gli ultimi due step danno punti secchi a fine gioco. Gli ultimi tre invece incrementano i punti offerti dai tre tipi di luoghi sacri.

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Costruire consente di ottenere passi aggiuntivi sui tracciati e passi sulla montagna sacra, scandendo quindi il ritmo di gioco e attivando la fine della partita. A fine gioco si ottengono punti per i luoghi costruiti, il tracciato Ascensione, i meeple su templi e spazi studio e gli eventuali punti sbloccati sui tracciati delle azioni.

Materiali e grafica

Nella scatola di Oros troverete:

  • tabellone stampato sui due lati;
  • 4 plance giocatore;
  • una plancia Tracciato ascensione;
  • 72 tessere Paesaggio;
  • 32 seguaci in legno;
  • 32 segnalini Saggezza;
  • 48 vulcani in legno;
  • 36 tessere Luogo sacro;
  • 4 pedine Semidio;
  • un blocchetto segnapunti;
  • 24 tessere Preveggenza;
  • un segnalino ultimo giocatore;
  • 48 carte Automa;
  • regolamento.

Oros 6

La componentistica di Oros è bella da vedere e generalmente ben realizzata. Solo le plance dei giocatori sono molto sottili. I vulcani e i meeple sono i componenti più belli e anche i templi su più livelli creano un bell’effetto. Le plance dei giocatori riportano icone di facile interpretazione e pochissimo testo. Attualmente il gioco non è localizzato in italiano ma la dipendenza dalla lingua è piuttosto bassa. La grafica è improntata alla massima semplicità ma è molto ben leggibile.

I commenti del Topo di Ludoteca

Oros è un gioco non difficile da imparare ma con molti aspetti che meritano un approfondimento. La meccanica della selezione azioni è di per sé semplice, mentre la dinamica di movimento delle tessere sul tabellone non è così immediata e ci vuole un po’ per visualizzarla e comprenderla bene. Oros è un gioco con una forte componente di interazione: sul tabellone si può fare letteralmente di tutto, spostando le tessere in modo anche molto scomodo per gli avversari. C’è da dire però che, visti i molti modi per creare nuove terre, si tende a recuperare in fretta anche se ci si trova isolati.Oros 5

Inoltre, il fatto di poter costruire un solo luogo sacro per montagna fa sì che sia necessario mantenersi nei pressi degli altri; a volte risulta anche comodo lasciarli costruire prima. In quattro probabilmente questa meccanica si fa un po’ più stretta e si sente di più la competizione, mentre in tre la situazione è un po’ più tranquilla. Il fatto di dover mediare tra meeple sulla plancia e meeple inviati a studiare offre scelte interessanti e rende necessario sbloccare almeno un paio di meeple aggiuntivi per poter popolare i territori nel corso del gioco.

Oros 7

Oros non propone particolari elementi di rigiocabilità, a parte i setup iniziali variabili. Come altri giochi basati sul controllo del territorio, sono più che altro le scelte dei giocatori a dare rigiocabilità, considerando che i tanti elementi e le numerose possibilità offerte della creazione dei territori si prestano a creare situazioni sempre varie. In generale Oros è un gioco di selezione azioni con una notevole particolarità di creazione e modifica costante della mappa di gioco, in cui modellare le proprie strategie insieme al paesaggio in cui le si mette in atto. Se ne avete l’occasione vi consigliamo di provarlo.

6.9

Esperienza di gioco

7.0/10

Materiali

7.8/10

Rigiocabilità

6.0/10

Pro

  • Bei materiali
  • Ambientazione originale

Barbara Parutto

Fin da bambina Barbara è stata una grande appassionata di giochi da tavolo ed è cresciuta con i classici degli anni '80 e '90. Con il suo compagno ha iniziato a giocare a Magic e da lì al loro primo boardgame il passo è stato breve. Hanno una collezione di circa 300 giochi. Il topo di ludoteca è nato nella scatola di un gioco da tavolo, dove di notte si ritira per dormire. È molto curioso e ogni volta che vede un gioco nuovo gli fremono i baffi per la voglia di provarlo.