New York Zoo – Cronaca di una partita in solitario
Cronaca di una partita in solitario a New York Zoo con dettagli delle azioni svolte e del flusso di gioco.
New York Zoo, un titolo di Uwe Rosenberg pubblicato in Italia da Cranio Creations, è un gioco che si presta molto bene ad essere giocato in solitario. Le regole sono molto simili a quelle del gioco base, che abbiamo recensito recentemente, in particolare a quelle della partita rapida per due giocatori.
In una partita in solitario a New York Zoo, il giocatore dovrà completare la propria plancia prima che l’elefante effettui due giri completi della plancia centrale. L’elefante si muove un po’ diversamente rispetto al gioco base: il suo movimento è infatti regolato da cinque tessere, di valore da 0 a 4+; giocandole sarà possibile spostare l’elefante sulle varie caselle. Inoltre, è sempre consentito spostarsi verso la casella blu successiva (acquisizione di animali) senza dover necessariamente giocare una tessera movimento.
New York Zoo in solitario: inizio del gioco
New York Zoo in solitario si gioca utilizzando una delle due apposite plance, che presentano due diversi livelli di difficoltà. In questa partita ho utilizzato la plancia più piccola, di livello di difficoltà più semplice. Almeno sulla carta, perché se è vero che il numero di caselle è inferiore, è altrettanto vero che è più facile rimanere bloccati, soprattutto verso fine partita, senza riuscire a incastrare tessere e dovendo fare affidamento solo sulle Attrazioni.
Come prima mossa gioco subito le tessere uno e zero per avere due recinti in cui posizionare entrambi gli animali iniziali, il fenicottero e il suricato; poi avanzo di uno per prendere un canguro e un pinguino.
Come dicevamo, nel gioco in solitario è sempre possibile avanzare gratuitamente verso la casella blu successiva e ne approfitto subito per prendere un canguro e un suricato. A questo punto sono quasi costretto a giocare il due per prendere un territorio da cinque in cui ospitare i canguri.
Decido di avanzare nuovamente alla casella animale successiva per prendere un canguro e un fenicottero e far scattare la riproduzione dei suricati. Come riproduzione bonus (regola che si applica nelle partite in solitaria e in quelle a due e tre giocatori) scelgo di far riprodurre i canguri, che hanno già quasi riempito il loro territorio. A questo punto gioco la tessera da tre per prendere un territorio per i pinguini, che avevo preso qualche turno fa. Poi mi muovo gratuitamente alla casella animale successiva, per prendere un pinguino e un fenicottero. Scatta così la riproduzione dei fenicotteri; come bonus scelgo i canguri e finalmente posso posizionare la prima attrazione, che utilizzo nella parte in basso a sinistra della plancia.
In seguito al posizionamento, vado ancora alla casella successiva prendendo una volpe e un canguro. Posiziono il canguro appena preso e il canguro rimasto dopo il completamento nel recinto da cinque che aveva già ospitato i marsupiali in precedenza.
A questo punto, gioco la tessera da quattro per dare un terreno alle volpi e finalmente recupero le tessere giocate. Avanzo alla casella blu successiva per prendere pinguino e volpe. Devo giocare il due perché mi serve il territorio composto da cinque caselle in riga e ci sposto sopra una volpe per approfittare della riproduzione che avverrà tra poco. Nel frattempo si riproducono i pinguini e come bonus scelgo la riproduzione dei fenicotteri. Avanzo ancora per prendere volpe e fenicottero; con questa mossa riesco a completare il recinto dei volatili e ad ottenere un’altra attrazione, ma è la fine del primo giro dell’elefante, che segna la metà partita.
Timorosamente avanzo l’elefante per prendere canguro e pinguino. A questo punto decido di giocare la tessera uno per dare un territorio ai fenicotteri e, non guasta, occupare un po’ di spazio sulla plancia. Avanzo ancora, prendendo canguro e suricato. Scatta la riproduzione della volpe e come bonus scelgo il suricato. Ora ho ben tre recinti in cui manca un solo animale per il completamento. Pertanto, con la nuova mossa scelgo di prendere un solo pinguino, altrimenti sprecherei la riproduzione dei suricati e la conseguente riproduzione bonus al turno successivo.
Grazie a questa mossa, i pinguini sono ora al completo e prendo un’altra attrazione. Avanzo ancora a prendere canguro e fenicottero, completando i canguri per occupare altro spazio sulla plancia. Nel frattempo, si attiva la riproduzione dei suricati, che andranno a completare il recinto, e come bonus scelgo uno dei recinti delle volpi. Poi gioco la tessera da tre per prendere un territorio nuovo su cui piazzo subito i canguri.
Si riproducono i fenicotteri e come bonus scelgo nuovamente le volpi per completare uno dei recinti. Poi gioco lo zero per sfruttare un vantaggiosissimo terreno sul quale posizionerò i pinguini. La plancia è quasi completa, ma sono rimasto con pochi animali a disposizione. È ormai una lotta contro il tempo, poiché l’elefante è quasi arrivato! Coraggiosamente avanzo, prendendo fenicottero e pinguino. Nonostante tutto decido di avanzare ancora, per prendere volpe e canguro. Con l’ultima dose di coraggio rimasto, gioco la tessera da quattro per prendere una tessera piccola su cui mettere le volpi.
Avanzo prendendo volpe e pinguino. Nel frattempo si riproducono i canguri e come bonus scelgo il recinto più grande che ospita le volpi. Con questa volpe completo il recinto e posiziono ancora un’attrazione. A questo punto ho bisogno di due pinguini per chiudere la plancia, che riesco a prendere con l’ultimissima mossa: avanzo e invece di fenicottero e volpe prendo un pinguino, esclamando il nome della specie ad alta voce, poi sono i pinguini stessi a riprodursi! Posso così posizionare l’ultima attrazione da una casella, che mi permette, finalmente, di completare la plancia. Vittoria in extremis!
Considerazioni finali
Non è stata la mia miglior partita in solo a New York Zoo – in un’occasione, ad esempio, sono riuscito anche ad arrivare a otto punti, ossia a otto mosse mancanti dell’elefante prima di completare il secondo giro. Nonostante tutto, la partita è stata divertente e tesissima fino alla fine. La necessità di dover chiudere la plancia entro il secondo giro dell’elefante rende il solitario una vera e propria lotta contro il tempo, che però con un po’ di allenamento rischia di risultare un po’ ripetitivo, non tanto per le meccaniche del gioco, quanto per il rischio di vincere sempre dopo un certo numero di tentativi.
New York Zoo in solitario, pertanto, è consigliato a chi cerca un gioco non troppo complicato, dal setup e dal reboxing rapidi, e possibilmente è appassionato di titoli in cui da una partita all’altra la strategia globale potrebbe non cambiare significativamente. Pertanto, chi preferisce esperienze più complicate, tematiche o varie, dovrebbe rivolgersi ad altri titoli, come ad esempio This War of Mine.
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