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Meow – Recensione

In Meow 2-6 giocatori si sfidano all’ultima crocchetta in un gioco di carte basato sulla briscola con illustrazioni di tenerissimi gattini.

Meow è un gioco di Reiner Knizia portato in Italia da Cranio Creations, in cui i giocatori sono alle prese con teneri micetti affamati e combinaguai. Lo scopo del gioco è ottenere il maggior numero di punti sfamando i gattini e cercando di evitare che rompano i preziosi vasi dei padroni di casa.

La tematica felina, arricchita da carinissime illustrazioni, e la semplicità delle regole lo rendono perfetto da giocare in famiglia insieme ai bambini più grandicelli, ma con le regole avanzate può essere un filler interessante anche per gli adulti.

Materiali e grafica

Partiamo dai materiali perché sarà utile per capire come funziona il gioco. La confezione di Meow è un astuccio blu di piccole dimensioni (16×10 cm) con cerniera e contiene:

  • 54 carte Gatto
  • 27 segnalini Premio (11 ciotole di cibo di valore variabile da 1 a 10, 4 vasi rotti, 4 pesci, 8 lische di valore variabile da -1 a -10)  
  • 1 segnalino primo giocatore (gatto su sfondo blu)
  • regolamento in italiano, francese, inglese, tedesco e spagnolo.

Le carte gatto sono ripartite in tre mazzetti di colore diverso, rosa, verde e azzurro, con gatti di valore da 1 a 18 per ciascun colore. I segnalini Premio, nonostante il nome, non sono tutti positivi: le ciotole di cibo e i pesci sono utili, mentre le lische e i vasi rotti vanno evitati.

Le carte hanno un discreto spessore e illustrazioni che sono la vera bellezza del gioco. I segnalini sono belli spessi. L’astuccio è molto comodo da portare con sé ovunque, ma bisogna prestare un po’ di attenzione perché, se dovesse bagnarsi, il materiale all’interno si rovinerebbe.

Come si gioca a Meow

Una partita a Meow si divide in tre round, ciascuno composto da nove turni di gioco. In ogni turno sarà disponibile uno dei 27 segnalini Premio. I giocatori dovranno cercare di accaparrarsi quelli utili (ciotole di pappa e crocchette) e lasciare agli altri quelli che conferiscono punti negativi (lische e vasi rotti). All’inizio della partita i segnalini Premio vengono ripartiti casualmente in tre pile coperte.

Si prepara il round distribuendo 9 carte a ciascun giocatore e disponendo in fila scoperti i 9 segnalini di una delle tre pile. Questi andranno presi in ordine da sinistra a destra, pertanto quello più a sinistra è il segnalino in palio per il primo turno di gioco.

A partire dal primo giocatore, ciascuno gioca una carta Gatto dalla mano attenendosi a questa regola: si deve giocare obbligatoriamente una carta del colore giocato dal primo giocatore, se la si ha; in caso contrario, si può giocare un colore a scelta.

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Chi ottiene il segnalino Premio? Ci sono tre semplici regole da tenere a mente per determinarlo:

  • il verde è la briscola quindi, se è possibile giocare questo colore, il gatto verde di valore più alto vince;
  • se non è stato giocato verde, vince il gatto del valore più alto del colore giocato dal primo giocatore;
  • se in un turno vengono giocati il gatto da 1 e da 18 dello stesso colore, 1 batte 18.

Al termine dei tre round si calcolano i punti tenendo conto del fatto che ogni pesce consente di scartare una lisca e che, se avete rotto un vaso solo, i padroni chiuderanno un occhio e non otterrete il malus di -20, attribuito invece a chi ne rompe due o più 

Commenti

Meow è un gioco che attira a prima vista gli appassionati di gatti di ogni età grazie alle splendide illustrazioni delle carte. Il gioco è una simpatica versione gattosa della briscola in cui bisogna riuscire a giostrarsi tra turni in cui è bene prendere e altri in cui bisogna cercare di lasciare il malus agli altri. L’idea è piacevole e si colloca bene nella produzione di Knizia, un autore di buon rilievo e prolificità, i cui titoli spesso si caratterizzano per la strategia astratta.

Il gioco è adatto da giocare in famiglia, grazie alle regole semplici sia da spiegare che da capire. L’indicazione a partire dagli 8 anni sembra corretta; noi abbiamo provato a giocare con nostra figlia, che ne ha sette, e abbiamo notato che non riesce ancora a staccarsi del tutto dal meccanismo di giocare sempre la carta più alta per prendere ad ogni costo. 

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Meow regge fino a 6 giocatori, quindi ottimo per gruppi numerosi. Purtroppo considerando le condizioni attuali non abbiamo potuto valutarne la scalabilità in 5-6, ma possiamo dire che in 2-4 si gioca piacevolmente. Tra l’altra, la confezione è piccola e comodissima da portare con sé e il gioco occupa poco spazio, perciò può essere intavolato virtualmente ovunque.

Per chi preferisce un minor impatto del fattore alea, le regole avanzate prevedono la possibilità di eliminare dal mazzo un certo numero di carte in base al numero dei giocatori. In questo modo, i giocatori hanno in mano all’inizio di ogni fase, tutte le carte del mazzo e il gioco diventa più strategico, soprattutto giocando in pochi.  

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Meow

7

Valutazione complessiva

7.0/10

Pro

  • Illustrazioni carine e divertenti
  • Occupa poco spazio, intavolabile ovunque
  • Gioco adatto a diverse fasce d'età

Contro

  • Alcuni giocatori lo troveranno troppo semplice o aleatorio

Barbara Parutto

Fin da bambina Barbara è stata una grande appassionata di giochi da tavolo ed è cresciuta con i classici degli anni '80 e '90. Con il suo compagno ha iniziato a giocare a Magic e da lì al loro primo boardgame il passo è stato breve. Hanno una collezione di circa 300 giochi. Il topo di ludoteca è nato nella scatola di un gioco da tavolo, dove di notte si ritira per dormire. È molto curioso e ogni volta che vede un gioco nuovo gli fremono i baffi per la voglia di provarlo.