Lacrimosa – Recensione

Autore Gerard Ascensi e Ferran Renalias
Editore Devir
N. di giocatori 1-4
Durata media 90 minuti
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Il nuovo titolo di Devir è un gioco con un tema molto particolare: in Lacrimosa, infatti, i giocatori sono mecenati che si adoperano per diffondere le opere di Mozart a cercare di contribuire a portare a termine il Requiem, rimasto incompiuto. Per farlo si utilizzano carte azione migliorabili nel corso del gioco.
Lacrimosa: panoramica del gioco
Una partita a Lacrimosa è composta da cinque round in ciascuno dei quali ogni giocatore gioca quattro carte e ne usa altre quattro per ottenere risorse. I giocatori partono con mazzetti uguali composti da nove carte azione. Nel corso del gioco a ogni carta migliorata ne corrisponderà una eliminata definitivamente del gioco, quindi il mazzo resta sempre di nove carte. Le carte sono divise in due parti: quella superiore indica l’azione che la carta consente di svolgere (talvolta due azioni e/o una rendita per le carte migliorate), mentre la parte inferiore mostra risorse e/o punti vittoria che si possono ottenere a fine round.

Nel proprio turno il giocatore sceglie due carte fra le quattro che ha in mano e ne usa una per l’azione e una per le rendite, piazzandole rispettivamente negli appositi spazi nella parte superiore e inferiore della plancia. Nel caso in cui si acquisti una nuova carta azione, sarà quella piazzata in basso a venire eliminata e sostituita immediatamente da quella appena acquisita.
Le cinque possibili azioni sono:
- Commissionare la composizione di uno spartito del Requiem. Costa fiorini e risorse scrittura e consente di ottenere bonus immediati o continui e di piazzare segnalini che assegnano maggioranze a fine partita
- Acquisire Ricordi: ovvero nuove carte azione più potenti. Costa fiorini e risorse nere.
- Acquistare opere: queste carte costano risorse nere e fiorini e danno PV immediati, poi vengono utilizzate per un’azione specifica.
- Viaggiare: pagando fiorini ci si può spostare per acquisire tessere che forniscono punti o risorse immediate pagando ruote oppure obiettivi personali da soddisfare a fine partita.
- Opere: con questa azione potete usare una delle vostre carte Opera decidendo se farla suonare (per ottenere fiorini) o se venderla per ottenere punti e migliorare le rendite.

Al termine del quinto round si ottengono punti per le risorse e i fiorini rimasti, le maggioranze sul Requiem e gli obiettivi soddisfatti.
Materiali e grafica
A livello di illustrazioni Lacrimosa è molto bello da vedere e vanta materiali di bell’aspetto e buona qualità. L’elemento di spicco sono le plance dei giocatori dual layer, dotate di spazi molto ergonomici in cui inserire le carte utilizzate.

Qualche cosa da ridire sull’ergonomia di gioco: il tabellone poteva essere realizzato meglio, con tanta distanza tra le carte (parte superiore e le tessere Requiem (parte inferiore) con la zona centrale, quella di movimento su mappe, che si poteva tranquillamente ridurre un po’! Le tessere sono davvero piccole e riportano icone minuscole, quindi non è sempre facile identificare tutto a prima vista. La maggior parte delle icone è chiara, ma per alcuni effetti più particolari bisogna consultare il regolamento. Le carte, invece, sono molto chiare e leggibili.
I commenti del Topo di Ludoteca
Tra i giochi presentati a Essen 2022, Lacrimosa era sicuramente uno di quelli che più ci interessava, sia per l’ambientazione molto particolare che per le meccaniche. Alla prova al tavolo si è dimostrato ampiamente all’altezza delle aspettative!
L’aspetto di deck building è interessante e fondamentale per progredire nel corso del gioco ottenendo rendite migliori e più azioni alla volta, ma restano preponderanti la selezione delle azioni e gestione delle risorse tramite carte per poter effettuare tutto ciò che è utile a ottenere punti, avere far comporre il Requiem e comprare e vendere opere.

Un elemento interessante è che le risorse si possono ottenere come cubetti, tracciabili sulla plancia, o come gettoni. Ma solo i gettoni possono essere conservati da un round all’altro, nonché essere scambiati per un fiorino, quindi fare una certa scorta di gettoni rende più facile e flessibile la strategia (ma ovviamente sono più difficili da ottenere rispetto ai cubetti).
L’interazione si sente sulle maggioranze sul Requiem e sulla scelta delle carte, nonché sui movimenti sulla mappa (c’è un unico meeple usato da tutti), ma non è troppo pesante o fastidiosa. L’impressione è quella di un gioco non eccessivamente difficile, ma che coniuga molto bene un gran numero di aspetti ed è quindi consigliabile a un pubblico mediamente esperto. Personalmente, lo compreremo alla prima occasione!
Lacrimosa
Per concludere
Lacrimosa è un gioco dall’ambientazione originale che integra molto bene vari elementi in un’esperienza di gioco appagante, pur senza particolari novità a livello di meccaniche. L’aspetto di deck building è essenziale e l’idea di differenziare le risorse in conservabili e non offre un tocco di originalità e vivacità. Si poteva migliorare l’ergonomia di gioco con tessere Requiem un po’ più grandi.