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La Guerra della Rosa Nera: Volume Primo – Recensione

Torino, anno 1522. Nonostante il progresso tecnologico, artistico e scientifico, nella città imperversa la peste, i preti bruciano gli eretici sulle piazze pubbliche e popoli fantastici fanno di tutto pur di nascondersi agli occhi degli umani.

“In una situazione così determinatamente delicata, la piccola Irene osserva il volto di questa metropoli finora a lei sconosciuto. Mentre fuori la pioggia picchia forte sul tetto della reggia torinese, il burbero Custode nutre la curiosità della bambina, accompagnandola nelle vite di Nero, Rebecca, Jafar e Tessa, i quattro potenti e assurdi incantatori in fremente attesa fuori dai cancelli della magione dove la piccola si è da poco traferita. Un viaggio nel loro passato, presente e imminente futuro, che svelerà fatalmente perché il loro destino sia così indissolubilmente legato al suo. Cos’è la Loggia della Rosa Nera?”

La guerra della rosa nera è un avvincente romanzo fantasy di Marco Olivieri pubblicato in digitale da Myth Press e basato sui giochi da tavolo Black Rose Wars e Nova Aetas di Ludus Magnus Studio. Inoltre, è disponibile il preordine per l’edizione cartacea, che verrà pubblicata il 31 marzo. Per introdurre meglio il libro abbiamo contattato l’autore, che ha risposto volentieri alle nostre domande.

– Puoi parlarci in breve della tua carriera di scrittore?

La letteratura prima e la scrittura poi sono state le due passioni che più di tutte mi hanno accompagnato nel corso degli anni. Quando poi sono entrato nel mondo dei giochi da tavolo, ho capito che dovevo fondere questi generi e creare un’esperienza unica e travolgente. Il mio primo esperimento narrativo è stato dar vita ad una web-serie di nome “Zombicide Adventure” che racconta le vicissitudini dei protagonisti del famoso gioco da tavolo “Zombicide”.

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Riscontrando parecchio interesse a riguardo, ho proseguito nel mio percorso e ho trovato man forte nella Minos Games, per la quale ho scritto il libro “Rock Story”, che ha contribuito a finanziare il Kickstarter del gioco di ruolo “Rockopolis“. Di seguito è arrivata una collaborazione con dV Giochi ed MS Edizioni per la stesura di un racconto horror introduttivo del gioco “Fireteam Zero“. Poi ho avuto la fortuna di conoscere i giochi della “Ludus Magnus Studio” (e il mondo fantastico contenuto al loro interno) ed è stato allora che ho capito di dovermi cimentare in qualcosa di ancor più impegnativo. Infatti, pochi mesi dopo, stavo già mettendo le basi de “La Guerra della Rosa Nera”.

– Come è nato “La guerra della rosa nera”?

Il progetto del libro è nato a seguito di una mia collaborazione con la Ludus Magnus Studio, per la quale ho scritto i racconti introduttivi dei personaggi presenti nel manuale del gioco “Black Rose Wars” e delle espansioni del Kickstarter. Da quelle idee ho sviluppato poi un progetto molto più ampio, che si è andato a collegare alla spettacolare ambientazione di un altro loro gioco molto famoso: Nova Aetas. Da qui è poi iniziata la stesura del romanzo che, grazie alla Myth Press (la casa editrice che si è occupata della sua pubblicazione), è diventato realtà.

La guerra della rosa nera
Alcune delle miniature di Black Rose Wars – Photo @BGG

– Quanto è stato difficile coniugare il processo creativo e l’ambientazione già creata del gioco?

Lo studio dei giochi, delle loro dinamiche e della storia rinascimentale legata al periodo in cui sono ambientati ha richiesto alcune settimane. Questo perché, prima di battere anche solo una parola sullo schermo, dovevo essere certo di avere la massima padronanza dell’ambientazione e dei personaggi con i quali avrei interagito (reali e fittizi). Una volta raggiunta questa sicurezza, tutto il resto è venuto da sé.

– Quando è previsto il secondo volume del libro?

Il secondo volume è in dirittura d’arrivo, la sua stesura è stata completata assieme al primo. Infatti, questo doveva essere un romanzo unico, ma la sua mole sempre crescente ci ha portato a suddividerlo in due volumi.

– Hai altri progetti simili per il futuro?

Di carne al fuoco ce n’è in abbondanza, soprattutto per giochi immersivi come quelli sviluppati dalla Ludus Magnus Studio. Ma prima di pensare al futuro, dobbiamo analizzare il presente e vedere quale sarà la risposta del pubblico, che speriamo abbia voglia di espandere assieme a noi il mondo della narrativa e dei giochi da tavolo ben oltre i confini della scatola.

La guerra della rosa nera

Il mio parere

La guerra della rosa nera è un volume di lunghezza contenuta (191 pagine di stampa), ma di grande impatto e profondità. La narrazione presenta un ottimo ritmo, praticamente senza pause, e un intreccio di storie che tengono incollato il lettore alle pagine. La lunghezza ridotta dei capitoli permette di non perdere mai il filo tra un’avventura e l’altra e i personaggi sono credibili e coerenti.

Parlarne più nel dettaglio senza fare anticipazioni è molto difficile, ma chi ha familiarità con questa ambientazione non farà fatica a riconoscere i personaggi dei giochi e ad avere una visione un po’ diversa dei personaggi rispetto a quella che si può avere al tavolo.

La guerra della rosa nera

La guerra della rosa nera è…

Un libro molto avvincente che permette al lettore di immergersi nelle atmosfere di Black Rose Wars e Nova Aetas. Una lettura piacevole che può fare compagnia a qualsiasi lettore per qualche giorno, sia che conosca l’ambientazione dei giochi, sia che si affacci per la prima volta a un titolo di questo autore o di questa casa editrice. Io non ho mai giocato a Black Rose Wars o a Nova Aetas, tuttavia ho letteralmente divorato questo libro e non vedo l’ora che esca anche il secondo volume della serie per poter vedere che sorte avranno Nero, Rebecca, Jafar e Tessa.

Ringraziamo l’autore Marco Olivieri per la disponibilità e Myth Press per la copia del libro per la recensione.