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Kodachi – Recensione

In Kodachi tre casate si disputano il potere nel Giappone del XII secolo inviando dei ninja a saccheggiare il palazzo.

Kodachi è un gioco di carte del 2019 ideato da Adam West e pubblicato in Italia da Fever Games. Questo titolo è il diretto discendente di Ninjato, un gestionale del 2011 di cui abbiamo già parlato in una recensione e con cui condivide la grafica (opera di Drew Baker, illustratore storico di Magic: The Gathering e altri titoli oggi ritenuti old-school) e il concetto generale delle azioni.

Kodachi è un titolo per 2-4 giocatori della durata di 30-45 minuti (stima corretta) e consigliato a partire dai 14 anni. Sul sito di Fever Games è presente anche una versione in solitario non ufficiale. Le regole sono piuttosto semplici e andiamo subito a vederle nel dettaglio.

Kodachi: panoramica del gioco

Ogni giocatore riceve una mazzetto iniziale di dodici carte e ne pesca sei. Poi il primo giocatore inizia l’assalto al palazzo, che costituisce l’unica azione possibile nel gioco. Il palazzo, come in Ninjato, è protetto da guardie, che possono essere marroni o rosse (guardie d’elite). Le guardie vanno sconfitte usando la furtività o la forza bruta; ciascuna guardia sconfitta conferisce un simbolo (pergamena, giada, vaso, ventaglio oppure oro utilizzabile come jolly).

Kodachi

Una volta terminato l’assalto, il giocatore potrà prendere le carte in base al numero di guardie sconfitte: una carta se ha sconfitto una o due guardie, due carte se ne ha sconfitte tre e così via. Una volta che il giocatore attivo ha scelto, gli altri giocatori  potranno scegliere una carta tra quelle rimaste. Se invece il giocatore attivo fallisce l’assalto, cioè a un certo punto non è in grado di battere una guardia, soltanto gli altri giocatori potranno saccheggiare il palazzo, sempre prendendo una sola carta.

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I simboli delle carte Guardia possono essere utilizzati per acquistare le carte del palazzo, ossia dicerie (punti a fine gioco), abilità (utilizzabili durante l’assalto al palazzo) e delegati. I delegati sono le carte più importanti al fine del punteggio finale, poiché permettono di guadagnare influenza (segnalini) delle varie casate. I segnalini delle casate, inoltre, determinano la fine del gioco: una volta che un giocatore ha accumulato quattro segnalini Clan o che tutti e nove i segnalini sono stati presi dai giocatori, il round in corso viene completato e poi viene effettuato il conteggio finale.

Kodachi

I giocatori sommano i punti tenendo in considerazione le combinazioni offerte dalle carte Diceria e chi ha il punteggio più elevato sarà il vincitore. In caso di parità conta il numero di delegati, mentre in caso di ulteriore parità i giocatori coinvolti confronteranno i punti ottenuti tramite i segnalini Clan.

Kodachi: materiali e grafica

Kodachi condivide con il fratello maggiore la grafica e le illustrazioni, molto belle. La scatola (bella spessa) è di dimensioni ridotte (17×12,5×3,5 cm) e per una volta mi permetto di dire che è forse eccessivamente piccola, poiché è impossibile riporvi le carte imbustate. Sono inclusi:

  • 48 carte iniziali (12 per giocatore)
  • 21 Delegati (carte bianche)
  • 17 carte Diceria (viola)
  • 22 carte Abilità (grigio)
  • 50 carte Guardia (35 marrone e 15 rosse)
  • 1 shuriken (segnalino primo giocatore)
  • 9 segnalini Clan
  • 4 carte riassuntive
  • 1 regolamento.

I segnalini sono in cartoncino spesso, forse si poteva realizzare un po’ meglio lo shuriken, optando per il legno al posto del cartone. Tuttavia, i materiali e la grafica sono di prima qualità e rappresentano il punto forte del gioco. Sarebbe bello poter imbustare le carte, ma sono sufficientemente robuste per sopportare bene l’utilizzo in diverse decine di partite.

Le considerazioni del Topo di Ludoteca

Kodachi è un gioco di carte un po’ sui generis, dove le meccaniche di deck building non hanno un’implementazione classica diretta per via dell’impossibilità di eliminare carte dal mazzo. La gestione e l’ottimizzazione del proprio mazzo sono quindi sacrificate in nome della corsa ai punti vittoria: occorrerà quindi usare più tattica che strategia, cercare di non appesantire troppo la mano e puntare alle combo di carte Diceria secondo quanto preso nei turni precedenti.

Kodachi

La meccanica push-your-luck è invece rappresentata piuttosto bene: soprattutto nelle prime partite, i giocatori saranno molto invogliati a gridare “Banzai!” (per affrontare altre guardie) finendo spesso con il perdere l’assalto al palazzo e regalare carte agli avversari. Kodachi è quindi un gioco di carte veloce e dalla durata ridotta che permette di svolgere più partite nella stessa serata, molto adatto agli appassionati di giochi veloci e della meccanica push-your-luck. Un titolo del genere, però, non fa della rigiocabilità il suo punto forte, dato che le partite tenderanno ad assomigliarsi un po’.

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Kodachi

6.8

Esperienza di gioco

6.5/10

Materiali e grafica

7.5/10

Rigiocabilità

6.5/10

Pro

  • Materiali e grafica di livello
  • Rapidità di gioco
  • Meccanica push-your-luck ben resa durante il gioco

Contro

  • Rigiocabilità ridotta
  • Scatola troppo piccola
  • Scarsa ottimizzazione del mazzo