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Intervista a Pierluca Zizzi, coautore di Tang Garden

Tang Garden è un gioco di piazzamento tessere in cui realizzare un giardino zen con spettacolare componentistica 3D, ideato da Pierluca Zizzi e Francesco Testini.

A febbraio 2020 è uscito Tang Garden, un gioco ad ambientazione orientale che sfrutta una meccanica di piazzamento tessere e poteri variabili per la creazione di un giardino zen. Straordinaria la componentistica 3D e molto originale l’idea di acquisire punti attraverso il piazzamento dei personaggi e la visuale sui diversi elementi del giardino.

Abbiamo intervistato Pierluca Zizzi, coautore del gioco insieme a Francesco Testini. Pierluca è autore e coautore di molti altri giochi, come Dark Tales, Hyperborea, Asgard, Similo e molti altri. Oltre a ciò, è una persona dai mille interessi, che ha risposto alle nostre domande con la grande simpatia e lo humor che lo caratterizzano.

Ciao Pierluca, raccontaci qualcosa di te.

Che dire, quando sei bello, amato e ricchissimo, grazie ai giochi la tua vita è perfetta, ma basta parlare di Antoine Bauza. Vivo recluso dal Coronavirus a Torino, ho quasi cinquant’anni, scrivo libri a carattere esoterico e fantastico, pratico e sono istruttore di arti marziali e amo i viaggi in luoghi storici. Il mio lavoro principale è la creazione di giochi da tavolo, sono anche insegnante di Game Design alla Scuola Internazionale di Comics a Torino.
 
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Hai davvero molti interessi e ti occupi di varie cose. Tra l’altro, hai scritto un libro fantasy….
 
Sì, ehm, già, ma è andata malissimo. L’editore mi ha ridato i diritti e ora cerco un nuovo editore, nel mentre ho scritto, per la stessa saga, tre racconti e il secondo libro, ora sto scrivendo il terzo. Il paradosso è che molti appassionati ed esperti si sono sperticati in complimenti. Sto valutando di usare uno pseudonimo e fingermi uno scrittore misterioso dal passato misteriosissimo e di vantare avventure interdimensionali che… ma alla fine mi sono svegliato e ho ripreso a scrivere.
 
Parliamo di Tang Garden. Ci descrivi il concept del gioco?
 
L’idea principale è quella di piazzare elementi tridimensionali e personaggi in un giardino meraviglioso della dinastia Tang e di ricavare punti ed effetti di gioco dall’interazione dei personaggi e della natura con le azioni dei giocatori. In pratica oltre a regole bellissime, semplici e originali (dai scherzo, ma che volete che dica? Che è bruttino? Amo i miei figli), il piacere deriva anche dalla bellezza assoluta di grafica e visione dei pezzi del gioco che sono realmente tridimensionali.
 
Tang Garden
 
Com’è nata l’idea?
 
Io e Francesco Testini camminavamo in un tempio buddista in Tibet quando abbiamo sentito una voce dalla statua dorata alla nostra destra che ci sussurrava come creare un gioco di successo. Lo abbiamo ascoltato per qualche minuto e abbiamo capito che il nostro gioco era migliore e dopo aver donato qualche soldino al tempio siamo tornati a Torino e abbiamo concepito un gioco che fosse realmente una simulazione di un giardino tradizionale cinese.
 
Tang Garden
 
Fin dall’inizio abbiamo voluto che l’estetica fosse integrata da regole semplici, immerse nella cultura cinese dell’epoca. Ok, forse penserete che non ci capiamo niente di quella roba, per quanto riguarda me è vero solo in parte, ma Francesco parla benissimo cinese mandarino, ha una moglie cinese e conosce bene la storia della dinastia Tang. Tra prove di tessere, paesaggi poetici e meccaniche troppo complesse (all’epoca), abbiamo semplificato e reso tutto più scorrevole e poetico.
 
Come si è sviluppata la collaborazione con Francesco Testini?
 
Abbiamo semplicemente unito le rispettive idee e predilezioni, io ho messo la mia esperienza e lui la sua nascente maestria nel game design, insomma un idillio da film americano, davvero, credeteci!!
 
È la prima volta che pubblichi un kickstarter? È molto diverso rispetto alla pubblicazione con un editore?
 
No, ho avuto altri tre kickstarter ma mai nessuno con questo successo, ricordo con affetto Barbarians e la sua riedizione. Le diversità sono notevoli per l’editore e per quello che si deve presentare per la campagna, zeppa di espansioni, materiale aggiuntivo, etc.
 
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Quali sono i tuoi progetti futuri ludici e letterari?
 
Ehm, quante ore avete per leggere quello che scriverò? Sto sviluppando sei giochi e un paio di riedizioni. Ho un progetto con editori stranieri davvero molto interessante e ambizioso. Come dite? Per quale gioco? Non posso neanche alludere o verrò braccato dai loro avvocati e dai killer di bambini, che poi sono gli stessi avvocati. Sto scrivendo un libro di fantascienza e un libro sui simboli che è un ideale seguito di Geometria Sacra, il libro di successo (giuro che è vero) uscito due mesi fa.
 
Tang Garden
 
Avevo tre viaggi in programma, Portogallo, Inghilterra ed Egitto, ma mi hanno rifiutato agli imbarchi con la scusa di un certo virus che colpisce solo i reali e i nobili. Ora sono in casa che lavoro tanto ai giochi e ai libri, lucido l’argenteria e parlo con le piante. Credo che farò un gioco su scrittori pazzi segregati con le loro ricchezze e in fuga da piante carnivore. Troppa fantasia e molta follia? Sì, io ci vivo di sta roba. Un saluto a tutti, vi voglio bene.

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Barbara Parutto

Fin da bambina Barbara è stata una grande appassionata di giochi da tavolo ed è cresciuta con i classici degli anni '80 e '90. Con il suo compagno ha iniziato a giocare a Magic e da lì al loro primo boardgame il passo è stato breve. Hanno una collezione di circa 300 giochi. Il topo di ludoteca è nato nella scatola di un gioco da tavolo, dove di notte si ritira per dormire. È molto curioso e ogni volta che vede un gioco nuovo gli fremono i baffi per la voglia di provarlo.