Intervista a Daniele Saleggia, autore di Esopya
Esopya è un cardgame di combattimento tattico in cui creare il proprio mazzo di creature e incantesimi per sconfiggere i regni avversari.
Esopya è un gioco di deckbuilding e combattimento tattico per 1-4 giocatori attualmente finanziabile su Kickstarter (qui potete vedere la pagina della campagna). Esopya è un mondo fantasy abitato da molte civiltà e i giocatori potranno creare i propri mazzi a preferenza o giocare con i mazzi pronti per l’uso. Ogni giocatore sceglie uno dei nove regni e disporrà di creature e poteri diversi in conseguenza. La battaglia si svolge su un tabellone a scacchiera e lo scopo del gioco è distruggere il regno dell’avversario.
Esopya presenta varie modalità di gioco (1 contro 1, 2 contro 2, solitario e coop). Abbiamo intervistato l’autore del gioco, Daniele Saleggia, per saperne di più. Ecco cosa ci ha raccontato.
Ciao Daniele, parlaci un po’ di te!
Ciao ragazzi, mi chiamo Daniele, ho 34 anni, papà di due figli e una passione inaspettata per il mondo ludico. Ho un lavoro full time in un’azienda di logistica e contemporaneamente mi diletto nel fare l’autore emergente di giochi. Sto lavorando affinché quest’ultimo diventi il primo e unico lavoro.
Come è nata la tua passione per i giochi da tavolo?
Sono stato un giocatore di cardgame e GDR dagli inizi 2000 fino al 2008, momento in cui mi sono trasferito all’estero e ho cominciato la mia carriera professionale. Per circa 10 anni ho accantonato questo hobby per riprenderlo in una maniera travolgente nel 2018, momento in cui ho cominciato a creare Esopya e da lì mi sono immerso nuovamente e molto più in profondità, in questo bellissimo oceano chiamato board games.
Ci racconti qualcosa su Esopya? Che tipo di gioco è?
Esopya è un card game tattico su scacchiera per 1/4 giocatori. Un gioco altamente strategico che fonde due mondi paralleli: card games e board games, infatti oltre alle carte che sono la componente principale del gioco, ci sono tokens di vario genere, cubetti e dadi.
Come è nata l’idea che ha portato al gioco? Ero a casa in convalescenza e dovevo rimanerci per molto tempo, “Bene e ora che faccio?”
Risposta semplice: “Creo un gioco!” Diciamo che sentivo già questa necessità, sono sempre stato una persona molto creativa e desideravo immergermi nel mondo ludico a trecentosessanta gradi. Da quel momento alla pianificazione kickstarter c’è sempre stata una sola persona dietro le quinte di questo progetto, cioè me. Ho costruito tutto ciò che riguarda Esopya da solo, applicando le mie capacità grafiche e tecniche. Mi sono ritrovato a conoscere centinaia di persone online, mi sono confrontato con altri autori, con produttori, ho ingaggiato freelancer e curato ogni minima parte burocratica/aziendale senza mai spaventarmi o rinunciare di fronte a qualsiasi ostacolo. Volevo realmente fare qualcosa con le mie mani per portare sul mercato un gioco di carte nuovo, fresco e coinvolgente!
Cosa ti ha ispirato nella creazione delle fazioni?
Volevo che i giocatori avessero tanta scelta, potendo incastrare centinaia di combo e tecniche di gioco diverse. Esopya conta quasi 300 carte uniche! Desidero che ogni giocatore possa avere il proprio stile ma allo stesso tempo far avvicinare i boardgamer che non hanno esperienza in giochi di carte. Infatti è possibile giocare anche con mazzi ready-to-play monocolore e il divertimento è assicurato anche così. Si, perché ho lavorato matematicamente affinché si riuscisse a colmare il più possibile la teoria per la quale chi ha una collezione di carte più grande, vince. In Esopya questo gap è ridotto, e se giocassero un giocatore inesperto con un mazzo pronto all’uso, contro un giocatore esperto con il proprio mazzo costruito, la partita risulterebbe comunque avvincente.
Quali sono stati gli aspetti più coinvolgenti? E quelli più difficili?
La mia compagna sostiene di aver rivisto in me un bambino, ed è vero. Diciamo che il primo biennio di creazione del gioco è stato molto divertente. Creare ogni singola carta, dargli una storia, immaginare il background di ogni personaggio del gioco e playtestare Esopya per un anno e mezzo mi ha dato quello slancio positivo che mi ha spinto ad arrivare a fronteggiare la parte più aziendale, ovvero quello di creare un’impresa. Proprio questo è stato ed è ancora il passo più duro. Entrare nel ruolo di libero professionista, creando la propria società, interfacciandomi con manufacturing, commercialisti, avvocati, stilando vari business plan, avere a che fare con la matematica per i tantissimi costi da affrontare… beh lì è dura. Ma fare della propria passione il proprio lavoro, è un traguardo per me magnifico. Ce la metto tutta affinché lo diventi.
Come mai hai scelto di utilizzare KickStarter?
In realtà agli inizi pensavo anche ad altre piattaforme, alcune solo nazionali, ma poi ho capito che Kickstarter era la realtà in grado di darti la più grande vetrina internazionale. Sono sincero, mi dispiace un po’ per la tendenza che sta prendendo da un po’ di anni a questa parte, talvolta sembra si perda il vero senso delle parole crowdfunding e kick-starter appunto. Credo non ci sia persona più adatta di un autore emergente a cui serve veramente una prima spinta per entrare in quel settore. Hai una buona idea, ma non hai i fondi = crowdfunding. Invece spesso vedo molte realtà già affermate da tantissimi anni e magari con grandi risorse economiche, che continuano a usare il crowdfunding come prevendita ufficiale. Mi dispiacerebbe se realtà più piccole restassero un po’ nell’ombra, ma c’è anche da dire che solo per il settore boardgame, ci sono migliaia e migliaia di nuove idee all’anno e un giocatore avrà sempre tanta, tantissima offerta.
Hai già pensato ad eventuali migliorie nella produzione se il finanziamento andrà bene?
Certo! Una cosa di cui ho sempre tenuto conto, sono stati i feedback dei giocatori. A partire dai playtester ufficiali per finire ai giocatori con cui ho giocato di recente. Penso che ci sarebbe sempre qualcosa da poter migliorare, ma devo darmi un limite perché non smetterei mai di ritoccare cose minuscole anche nel design dei componenti. Forse è un aspetto comune degli autori 🙂
Quali sono i tuoi progetti futuri?
In cantiere ci sono già tantissime idee, tra le quali almeno 4 espansioni e altre modalità di gioco top secret. Stando alle ultime ricerche, portare la vita di un gioco oltre i 18/24 mesi è mooolto dura, perciò se andasse bene la campagna KS come prima cosa lascerò il mio primo lavoro e mi dedicherò 100% ad Esopya affinché si continui a coinvolgere il giocatore. Verrà creata una LORE molto profonda, in collaborazione con un talentuoso scrittore. Esopya, infatti, è anche il nome del pianeta fantasy in cui è ambientato il gioco, un mondo ricco di episodi, fatti, guerre e alleanze. Verranno create narrazioni e storie che daranno vita a dei mazzi da gioco in formato pre-built, per insegnare anche ai meno esperti il deckbuilding. Per finire un sogno nel cassetto: dei libri game correlati ad Esopya!
Per saperne di più su Esopya potete visitare il sito web dedicato: https://www.esopya.com/ e la pagina della campagna Kickstarter: https://www.kickstarter.com/projects/danielesaleggia/esopya/
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