I castelli della Borgogna: edizione deluxe – Recensione
I castelli della Borgogna: edizione deluxe è la nuova edizione di uno dei migliori giochi di Stefan Feld, in cui edificare il proprio ducato tramite azioni basate sui dadi.
I castelli della Borgogna è un gioco che da tempo si è conquistato un posto tra i migliori classici del filone gestionale, nonché uno dei titoli più apprezzati del prolifico autore Stefan Feld, tra cui annoveriamo Forum Trajanum, Carpe diem, Merlin, Macao e Luna, giusto per citane alcuni.
Questo titolo è uscito nel 2011, ma la versione italiana, realizzata da Giochi Uniti, è stata realizzata “solo” nel 2017. In occasione dell’EssenSpiele 2019 è stata presentato I castelli della Borgogna: edizione deluxe (The Castles of Burgundy: 20th Anniversary Edition), realizzata da Alea e Ravensburger e per ora non localizzata in italiano, che include tutte le espansioni uscite nel corso del tempo più una inedita.
Panoramica de I castelli della Borgogna
Una partita a The castles of Burgundy si compone di cinque fasi di gioco, ognuna costituita da cinque round. Nel corso di ogni round i giocatori utilizzano i due dadi a disposizione per compiere una delle quattro azioni possibili, ovvero:
- prendere una tessera Edificio dal tabellone di gioco e piazzarla nella propria riserva;
- prendere una tessera Edificio dalla riserva e posizionarla nel proprio ducato;
- vendere una o più tessere Merce;
- ottenere due lavoratori.
Quest’ultima azione può essere effettuata con un dado di qualsiasi valore, mentre le altre tre richiedono dadi di un valore specifico. Il ducato, raffigurato sulla plancia del giocatore, è un esagono composto da 37 caselle esagonali di diversi colori, ognuno abbinato a una diversa tipologia di edificio. Ogni casella contiene un numero da 1 a 6, che indica il valore del dado da utilizzare per poterci piazzare un edificio. È sempre possibile utilizzare un qualsiasi numero di tessere Lavoratore per modificare il valore dei dadi. Ogni lavoratore attribuisce un +/-1 al dado prescelto (il 6 può diventate 1 e viceversa).
Sul tabellone sono presenti sei aree numerate da 1 a 6 in cui vengono piazzate le tessere disponibili per la fase in corso, più un’area centrale contenente un numero variabile di tessere dal retro nero, a cui si accede con le pepite anziché con i dadi. Una volta per turno, è possibile spendere due pepite per prendere una di tali tessere e piazzarle nella propria riserva.
La plancia è composta da sei tipi di paesaggi di diverso colore associati alle relative tessere, ognuna con abilità peculiari che si applicano quando la tessera viene posizionata sulla plancia. Nello specifico:
- i castelli (verde scuro) danno un dado virtuale di valore a scelta da usare immediatamente;
- le miniere (grigio) fanno ottenere ciascuna una pepita al termine di ognuna delle cinque fasi di gioco;
- i pascoli (verde chiaro) contengono da 2 a 4 animali di quattro diverse tipologie e danno punti vittoria immediati. Se in uno stesso pascolo vengono giocaste più tessere con lo stesso animale, questi vengono ogni volta conteggiati tutti. (Esempio: gioco una tessera con 4 mucche e ottengo 4 PV; ne gioco una con tre mucche nello stesso pascolo e ottengo 4 + 3 = 7 PV);

- le navi (azzurro) consentono di avanzare sulla traccia dell’ordine di turno e ottenere tessere Merce;
- i monasteri (giallo) sono tutti diversi tra loro e offrono bonus che potenziano le azioni di base o consentono di ottenere punti vittoria;
- gli edifici (beige) sono di otto tipi diversi e ognuno di essi ha una funzione specifica. Alcuni consentono di ottenere o piazzare tessere, altri di vendere merci o piazzare lavoratori come azione gratuita e sono utilissimi per effettuare un maggior numero di azioni.
Quando un’area di un colore viene interamente edificata (ogni spazio contiene una tessera) vengono attribuiti punti che variano in base all’estensione dell’area e alla fase in corso. Ulteriori punti vengono attribuiti per il completamenti di tutte le caselle di un colore e per la vendita delle merci.

Le espansioni
Nel corso del tempo sono uscite dieci espansioni di del gioco, tutte presenti in I castelli della Borgogna: edizione deluxe. Esaminiamole nel dettaglio.
- Espansioni 1, 3 e 7: nuove plance con disposizioni sempre diverse per rendere le sfide più ardue e varie.
- Espansione 2: quattro nuove tessere. Il parco è un edificio beige “jolly” che consente di usare l’abilità speciale di un edificio beige a scelta. Le oche, tessera verde di valore 2, sommabile a tutti gli altri tipi di animali. Il ponte (giallo) che consente di mettere sempre in cima la propria pedina nella pila in cui si trova nella traccia dell’ordine di turno. Lavoratori (un nuovo monastero) che consente di acquistare due lavoratori con una pepita.
- Espansione 4: plance con torri di guardia prestampate. Su queste plance sono presenti tre torri di guardia a distanza di 5 tessere esagonali l’una dall’altra. I giocatori ottengono 5 punti collegandole tra loro. Inoltre, i primi due giocatori che le collegano tutti e tre ottengono punti come per il completamento di un colore.
- Espansione 5: aggiunge 9 tessere edificio beige Giardino dei piaceri che consentono di usare il dado bianco per svolgere un’azione e una tessera gialla che attribuisce 4 PV per ognuna di queste tessere presenti nel proprio ducato.
- Espansione 6: 5 essere multicolore Taverna (in originale Chiostro) che non forniscono nessun bonus, ma si possono posizionare come tessere di qualsiasi colore per chiude un’area e forniscono un +1 di estensione all’area ai fini dei punti vittoria. Si tratta di tessere dal retro nero.

- Espansione 7: include 12 mini-plance Tratta commerciale, che vengono distribuite ai giocatori a inizio partita. Quando un giocatore usa l’azione vendere merci, anziché riporle a faccia in giù nel magazzino, può usarle per coprire spazi del colore corrispondente sulle mini-plance Tratta commerciale: ogni spazio coperto fornisce uno specifico bonus.
- Espansione 9: plance per il gioco a squadre, in cui si sfidano due squadre di due giocatori.
- Espansione 10: plancia per il gioco in solitario, di cui parleremo in uno dei prossimi articoli.
- Nuova espansione: gli scudi. Aggiunge 18 tessere Scudo. Quando un giocatore ottiene lo stesso numero con entrambi i dadi, può decidere di rinunciare a svolgere le due azioni del turno e prendere una tessera Scudo. Sono tessere dagli effetti potenti che alterano abbastanza l’esperienza di gioco, a nostro avviso in modo squilibrante.

Materiali e grafica
La grafica è sicuramente il punti debole di del gioco e I castelli della Borgogna: edizione deluxe non risolve il problema. L’edizione originale si caratterizzava per colori chiari e poco distinguibili delle tessere. La nuova edizione ha cercato di vivacizzare i colori scurendoli un po’, ma la rivisitazione grafica non è soddisfacente: le tessere gialle riportano icone talmente piccole da faticare a distinguerle, gli animali sulle tessere verdi sono altrettanto piccoli e meno distinguibili rispetto all’originale. Inoltre, il retro delle tessere è stampato male, spesso scentrato.
A livello grafico, quindi, la nuova edizione dà un colpo d’occhio più vivace e colorato, ma risulta meno ergonomica rispetto all’originale. Inoltre, i giocatori abituati alla vecchia edizione inizialmente faranno non poca fatica ad abituarsi alla nuova versione degli edifici beige.
A livello di materiale il gioco non si discosta dall’edizione originale, se non per la maggior quantità di tessere e plance presenti. Quello che era il principale difetto è rimasto invariato: le plance dei giocatori sono troppo sottili!
Conclusioni
I castelli della Borgogna è probabilmente il miglior titolo di Feld, che resiste alla prova del tempo e si posiziona ad oggi in quindicesima posizione nella classifica di BGG. Si tratta di un gioco brillante, adatto a giocatori esperti, che utilizza i dadi in un’ottima meccanica gestionale di stampo german. La scalabilità è buona, anche se nelle partite a due esce un minor numero di tessere e ciò rende il gioco più vario ma anche un po’ più aleatorio.
Il fattore rigiocabilità non è altissimo nel gioco base, anche se personalmente penso che un gioco così interessante e ben calibrato non abbia particolare bisogno di espansioni.
I castelli della Borgogna: edizione deluxe eleva al massimo la rigiocabilità introducendo nuovi moduli e variabili che rendono il gioco un’esperienza dalle mille sfaccettature che gli appassionati vorranno sicuramente provare.
Particolarmente piacevoli da inserire sono le nuove plance e tessere (espansioni 1, 2, 3, 5, 6, 7), che hanno l’effetto di rendere più varia l’esperienza di gioco senza alterarla, facendo anche sì che nelle partite in quattro non si peschino tutte le tessere, l’unico fattore forse un po’ discutibile del gioco base.
Qualche dubbio lasciano invece l’aggiunta delle tratte commerciali e ancor più degli scudi, perché, seppur piacevoli da provare, introducono un fattore di squilibrio non così apprezzabile in un gioco di questo genere.
La grafica rinnovata è più vivace ma poco ergonomica, con icone dei monasteri troppo piccole e animali poco distinguibili. Per chi è abituato al gioco base, la prima partita rischia di prolungarsi penosamente nel tentativo di riconoscere gli edifici e comprendere la funzione dei monasteri…
Ringraziamo gli amici del circolo Play Musiné di Caselette per la disponibilità e la calorosa accoglienza!