Happy City – Recensione + tutorial
Chi per meriti anagrafici era già attivo nel mondo ludico prima degli anni Dieci del XXI secolo potrebbe provare un po’ di nostalgia nel ripensare a quale fosse il rapporto tra giochi di peso medio ed elevato e i cosiddetti filler. Con l’aumento della popolarità dei giochi da tavolo il rapporto si é prima invertito, poi la forbice si è ulteriormente allargata e oggi la proposta è di molto sbilanciata a favore dei cosiddetti filler.
Nonostante l’allargamento della portata del nostro amato hobby abbia portato a un abbassamento del livello in generale, con sempre più proposte di complessità e durata contenute e sempre meno giocatori in percentuale disposti a investire tempo, energia e denaro sui titoli definibili come cinghiali, alcune delle proposte più accessibili sono gradevoli anche per chi, come dicevamo all’inizio, per meriti anagrafici, ha iniziato il suo percorso ludico in un momento storico in cui i filler erano la netta minoranza non solo nelle proposte, ma anche nel gradimento del pubblico.
Uno di questi giochi è Happy City, un titolo realizzato da un team giapponese (designer Toshiki Sato e Airu Sato, grafica di Makoto Takami) ed edito in italia da Ghenos Games. Happy City richiede una buona gestione dell’economia di gioco, una piccola dose di azzardo e la capacità di capire qual è la mossa giusta al momento giusto in circa venti minuti di gioco. Ciò è particolarmente valido per il gioco in modalità avanzata.
Happy City: breve panoramica del gioco
In Happy City i giocatori dovranno realizzare la città più felice possibile attraverso l’utilizzo di un totale (tassativo) di dieci carte divise in due righe da cinque. Più nello specifico i giocatori svolgono due fasi in ciascun round: la fase delle rendite e la fase delle azioni. La prima consiste nel ricevere dalla banca tante monete quanto indicato dalle carte presenti nelle proprie città (si inizia con un Happy Market che dà una rendita di una moneta fissa per tutti i giocatori). Nella seconda fase si andranno a comprare le carte utilizzando i soldi delle rendite e si disporranno le carte acquistate nella propria città. Le carte sono divise in mazzetti con costo crescente e possono essere di diverso colore. Non è mai possibile avere due o più copie della stessa carta.
Oltre alle carte dei tre mazzetti principali sono presenti anche carte abitazione (tre tipi diversi, una carta per giocatore in ciascun mazzetto) che aumentano la popolazione della città, e un mazzetto di carte speciali, rosa per il gioco base e rosse per la versione avanzata, da cui vengono estratte e messe a disposizione dei giocatori carte al numero pari al numero dei giocatori più due. Le carte abitazione sono acquistabili in luogo delle carte normali, mentre le carte speciali sono gratuite, ma è necessario soddisfare dei requisiti (il possesso di una determinata combinazione di colori) nella propria città.
L’ottenimento di una carta speciale è un’azione bonus, ma non è possibile, neanche in questo caso, posizionare nella città l’undicesima carta.
Alcune di queste carte, soprattutto le più costose e gli edifici speciali, danno al giocatore popolazione e felicità (l’icona cuore). Al termine della partita, che avviene alla fine del round in cui almeno un giocatore ha costruito il decimo edificio, i giocatori moltiplicano la propria popolazione per il numero di icone felicità e chi ha più punti sarà il vincitore. In caso di pareggio vince il giocatore con più soldi. Per capire meglio il flusso di gioco e fugare eventuali dubbi potete guardare il nostro tutorial:
Happy City: variante di base e variante avanzata
Come detto in precedenza Happy City dispone di due modalità di gioco: una modalità di base e una avanzata. Nelle modalità di base, i giocatori iniziano con le carte Happy Market sul lato bianco (tutte uguali) e si usano le carte speciali rosa.
Nelle modalità avanzata invece si utilizzano le carte Happy Market sull’altro lato, quello colorato. Si mettono tutte e cinque le carte al centro del tavolo a prescindere dal numero di giocatori, poi ogni giocatore ne sceglie una in ordine inverso di turno.
I colori di queste carte corrispondono alle cinque tipologie di edificio e contengono già un’icona che può essere sfruttata per le carte avanzate. Queste ultime, contraddistinte dallo sfondo rosso, presentano un testo con un potere unico che permetterà di interagire con altre carte, anche degli avversari, e di ottenere ancora più icone popolazione e felicità.
Disporre di due modalità di gioco è un ottimo fattore per le famiglie con bambini e aggiunge un ulteriore modo per godersi il gioco.
Happy City: materiali e grafica
La compatta scatola di Happy City contiene le carte necessarie per il gioco, la carta del primo giocatore, il regolamento e delle monete in cartone.
La grafica è molto gradevole e allegra e i colori sono piuttosto riconoscibili. Le icone non lasciano spazio a dubbi e in ogni caso è possibile consultare il regolamento. È presente un po’ di testo sulle carte avanzate e il carattere utilizzato è piuttosto piccolo, anche se date le dimensioni delle carte era difficile che fosse altrimenti. L’ergonomia di gioco è comunque buona e non ci sono problemi di fruizione.
I commenti del Topo di Ludoteca
Happy City è un filler veloce e poco impegnativo che però riesce a distinguersi abbastanza nel mare di proposte di simile livello che si accumula ogni anno. Il motivo principale è l’immediatezza del gameplay: difficilmente è possibile realizzare un gioco altrettanto immediato con questa profondità; ricordiamoci che si tratta di un filler da venti minuti a partita. L’alea si sente poco, se non per la pesca delle carte, mitigabile grazie alla possibilità di scartarne una per turno prima di procedere con gli acquisti.
Si tratta quindi di un titolo che può essere consigliato un po’ a tutti, per via della buona profondità e dell’ottima esperienze di gioco in una durata davvero contenuta. Oltretutto, la presenza di due modalità di gioco ne arricchisce il contenuto e ne aumenta la fruibilità.
Happy City può essere proposto ai bambini a partire dai 7 anni nella modalità di base ed è perfetto per le famiglie, ma è un filler che anche i gamer possono apprezzare.