Golem – Recensione

Autori Simone Luciani, Virginio Gigli, Flaminia Brasini
Editore Cranio Creations
N. di giocatori 1-4
Durata media 60-120 minuti
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Golem è il nuovo gioco di Simone Luciani, Virginio Gigli e Flaminia Brasini edito da Cranio Creations. Si tratta di un titolo per 1-4 giocatori esperti che, nella Praga del XVI secolo, si industrieranno in pratiche magiche volte a dare vita per l’appunto ai golem, potenti giganti d’argilla. Dovrete però prestare attenzione a non pernderne il controllo, perché le vostre creature potrebbero seminare il caos se lasciate agire indiscriminatamente. Volete saperne di più? Continuate a leggere!
Breve panoramica del gioco
Una partita a Golem si svolge in quattro round, in ciascuno dei quali ogni giocatore svolgerà esattamente due azioni biglia e un’azione rabbino. Il tabellone di gioco è diviso in tre percorsi associati a tre dei colori delle biglie (rosso, giallo, blu). Sulla parte superiore di ciascun percorso avanzano gli studenti, che consentono di ottenere risorse e punti nell’apposita fase del round, mentre i golem avanzano nella parte inferiore e consentono di effettuare azioni aggiuntive, progressivamente più forti man mano che procedono.

Anche le plance dei giocatori sono divise in tre sezioni degli stessi colori, dove il rosso è associato alla costruzione di nuovi golem e al potenziamento delle loro capacità, il blu alla conoscenza magica e all’acquisizione di libri di magia e il giallo alla creazione di artefatti che generano rendite.
Il rabbino è un lavoratore da piazzare su tessere azione che variano da un round all’altro (a parte una prestampata), mentre le biglie vengono randomizzate nella sinagoga a inizio round. Le azioni biglia sono cinque e, per via della randomizzazione, non è detto che siano tutte disponibili, in particolare se si sceglie per ultimi giocando in quattro. Il numero di biglie presenti determina la forza dell’azione, ovvero il numero di risorse ottenute. Le azioni biglia sono:
- attivare da 1 a 4 dei propri golem sui tracciati spendendo conoscenza e svolgendo le azioni associate;
- ottenere argilla, costruire nuovi golem e/o fare uno sviluppo golem;
- ottenere denaro e fare uno sviluppo artefatto;
- ottenere conoscenza, fare uno sviluppo conoscenza e/o acquistare un libro di magia;
- azione specchio: pagando una moneta si può effettuare una delle tre azioni precedenti (non l’attivazione dei golem) e poi avanzare di un passo sul tracciato della biblioteca.

La scelta di una biglia colorata consente di far avanzare lo studente dello stesso colore di un passo sul tracciato. La biglia nera consente di far avanzare di un passo due studenti a scelta, mentre con le biglie bianche non si ottengono avanzamenti ma queste rappresentano dei jolly colore per l’attivazione del personaggio del round.

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Il libri di magia sono di cinque colori diversi (il nero vale come jolly) e si devono impilare per colore. Il posizionamento di un nuovo libro attiva tutti quelli della colonna dando luogo a potenti combo. La carta personaggio utilizzabile al termine di ogni round da chi ha le biglie dei colori corrispondenti offre un’azione aggiuntiva o in alternativa ottenere tre monete.

Al termine del quarto round si effettua una conteggio finale sulle tre aree della plancia moltiplicando il numero di golem costruiti/pile di libri/artefatti completi per il numero di menorah del colore corrispondente, conferite dagli sviluppi. Infine si ottengono punti per gli obiettivi di fine gioco e un punto ogni cinque risorse avanzate.
Materiali e grafica
Golem ha una gran quantità di materiali, tutti di buona qualità e parecchio belli da vedere. Potete vederli tutti in questo video di unboxing:
Una volta montata, la sinagoga crea un bellissimo colpo d’occhio e anche le plance sono decisamente belle. Le tessere sono tutte estremamente spesse, mentre le carte starebbero meglio protette con apposite bustine. La scatola è robusta, molto pesante e piena fino all’orlo, quindi bisogna prestare un po’ di attenzione nel ritirare il gioco.
L’unica scelta un po’ infelice è quella dei colori: il tracciato rosso sul tabellone è di fatto verde, poco legato a colpo d’occhio alla corrispondente area delle plance dei giocatori. Inoltre, la scelta cromatica dei materiali dei giocatori può risultare infelice per i daltonici.
I commenti del Topo di Ludoteca
Golem è un gioco piuttosto complesso, anche per il pubblico esperto a cui si rivolge. Ma attenzione: detto da me, questo è un complimento. Il gioco è piacevolmente stretto, con sole dodici azioni che sicuramente non bastano a fare tutto ciò che si vuole. Si aggiungono le azioni personaggio, ma sono abbastanza costose e comunque è improbabile riuscire a usufruirne in tutti i round, in particolare giocando in quattro. Per questo motivo risultano fondamentali le combo, potenzialmente molto potenti, e un attento utilizzo delle attivazioni dei propri golem.

Sviluppare al massimo tutte e tre le parti della plancia è utopico, ma tralasciarne completamente qualcuna è di certo deleterio. L’ideale è sviluppare quanto più possibile tutte e tre all’inizio per poi concentrarsi su un singolo aspetto verso fine gioco. Il fatto che da ogni area si possano ottenere un massimo di 32 punti se sviluppata al massimo evita grandi fughe a fine partita e crea un buon equilibrio in cui sono importanti gli sviluppi ma anche i punti ottenuti durante la partita.
I libri sono un elemento potente da gestire con attenzione, ma per giocarne parecchi e accumulare combo è necessario avanzare molto sul tracciato della biblioteca, il che non è semplicissimo.

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La partita in due è godibile, ma è in 3-4 che il gioco dà il suo meglio, con maggior interazione nelle scelte e l’importanza di non giocare sempre per ultimi. Sicuramente ad alcuni non piacerà la scelta delle azioni tramite le biglie. Di fatto il meccanismo è molto simile a un dice drafting, che personalmente apprezzo molto. È vero che non c’è modo di modificare la randomizzazione, ma la presenza dell’azione specchio fa sì che difficilmente non sia possibile scegliere l’azione desiderata. In ogni caso, soprattutto in quattro, è bene cercare di avanzare nell’ordine di turno (che dipende dal luogo di piazzamento del rabbino).

Per concludere, Golem è un gioco piacevolmente complesso, con una rigiocabilità molto alta e un’esperienza di gioco intensa con una miriade di possibilità. Richiede numerose scelte e la capacità di adattarsi a situazioni non sempre ottimali e ha una durata tutto sommato non eccessiva, che difficilmente supererà le due ore in quattro se tutti conoscono il gioco. Insomma, per me Golem è promosso a pieni voti e onestamente da questo trio di autori non mi aspettavo niente di meno.
Ringraziamo Cranio Creations per la copia recensione e la costante disponibilità.
Golem
Per concludere
Golem è un gioco che coniuga selezione azioni tramite biglie e piazzamento lavoratori in un’ambientazione affascinante e ben declinata. Con 12 azioni, a cui si aggiungono bonus e potenti combo, i giocatori si sfidano a ottenere il maggior numero di punti vittoria dando vita ai golem, realizzando potenti artefatti magici e studiano volumi di magia. Far lavorare a proprio beneficio i golem e decidere se e quando sacrificarli sono aspetti fondamentali in questo titolo complesso dalla durata lunga ma non eccessiva.