Glen more – Recensione
In Glen More 2-5 capiclan scozzezi espandono e fanno prosperare i propri territori producendo whisky, sfruttando al meglio i mercati ed edificando castelli.
Glen More è un gioco di Matthias Cramer, autore anche di Rococo e Lancaster. Pubblicato nel 2010 da Alea Ravensburger, si tratta di un titolo di di produzione e gestione risorse considerabile un classico del genere german, che unisce meccaniche lineari a una grande varietà in termini di possibilità di gioco.
Panoramica del gioco
Una partita a Glen More è costituita da tre fasi di gioco ognuna seguita da una fase di attribuzione di punti vittoria. Ogni fase si compone di un numero di turni fisso legato al numero di tessere, ma i giocatori giocheranno un numero di turni variabile. Questo perché ci si muove lungo un tracciato circolare ed è sempre l’ultimo sul percorso a svolgere una nuova azione. Pertanto è possibile che si scelga di avanzare di parecchio per ottenere una tessera particolarmente vantaggiosa e ciò comporti il fatto di consentire agli avversari di svolgere più turni, anche consecutivi.

Nel proprio turno, il giocatore attivo sceglie la tessera che desidera aggiungere al proprio territorio e vi sposta sopra il proprio meeple colorato. Prende la tessera, ne paga l’eventuale costo indicato nell’angolo in alto a sinistra e la posiziona nel proprio terreno secondo le seguenti regole:
- un lato della nuova tessere dev’essere adiacente ad almeno una tessera già presente;
- la contiguità di strade e fiumi va sempre rispettata;
- la nuova tessera deve risultare adiacente, anche in diagonale, ad almeno un capoclan presente sul territorio.

Dopo il piazzamento, si riceve l’eventuale rendita immediata della tessera, indicata nell’angolo in basso a destra, poi si attivano, nell’ordine preferito, la nuova tessera e tutte quelle adiacenti, anche in diagonale (ovvero tutte quelle nel quadrato di lato 3×3 che circonda la nuova tessera).
Gli effetti delle tessere sono molto vari. In generale:
- i campi e i pascoli producono una specifica risorsa (legno, mucche, pecore, pietra, grano);
- i villaggi danno un punto movimento per lo spostamento dei membri del clan (che possono anche essere spostati al di fuori del territorio per essere promossi a consiglieri);
- i negozi consentono di scambiare combinazioni di risorse in cambio di punti vittoria;
- le distillerie utilizzano grano per produrre whisky;
- le taverne producono punti vittoria;
- i luoghi speciali hanno abilità uniche indicate su un’apposita tessera.

I mercati consentono di ottenere punti nel corso del gioco, ogni volta che vengono attivati (se si dispone di risorse per effettuare lo scambio). Quando viene posizionata l’ultima tessera di una fase, si verifica immediatamente una fase di attribuzione di punteggi in cui vengono valutati, uno alla volta, il numero di consiglieri, i barili di whisky prodotti e i luoghi speciali posseduti. I giocatori che ne possiedono di più ricevono punti in base alla differenza tra quanti ne possiedono e quanti ne possiede il giocatore che ne ha di meno.
A fine gioco vengono attribuiti ulteriori punti per le monete possedute e alcuni luoghi speciali. Inoltre i giocatori contano le tessere che compongono il loro terreno e perdono 3 punti per ogni tessera in più che possiedono rispetto al giocatore che ne ha di meno.
Glen More: Materiali e grafica
Nella scatola di Glen More troverete:
- 1 plancia di gioco,
- 25 capiclan (meeple neri),
- 5 meeple colorati per i giocatori,
- 44 cubi risorsa (10 legno, 10 pietra, 8 grano, 8 mucche, 8 pecore),
- 16 barili di whisky,
- 72 tessere luogo,
- 13 tessere grandi Luogo speciale,
- 33 monete,
- 58 gettoni punti vittoria (di valore 1, 3, 5, 10),
- 1 dado (per partite in 2-3 giocatori),
- 1 regolamento e 2 schede riassuntive.
Il materiale è di qualità adeguata ma piuttosto spartano, come spesso capita per i giochi german che hanno già qualche anno sulle spalle. Devo dire, però, che non riesco a trovarlo un vero difetto perché, pur amando la bella componentistica che caratterizza molti giochi più recenti, sono dell’idea che una manciata di cubetti e tessere e un meccaniche valide siano spesso la base di giochi che non ti stanchi mai di rigiocare, anche dopo anni.

La scelta cromatica è abbastanza anonima e le uniche concessioni all’occhio sono le illustrazioni degli edifici speciali.
I commenti del Topo
Glen More è un gioco che, secondo me, rappresenta una delle massime espressioni del filone German: un flusso di gioco lineare, una manciata di cubetti e infinite possibilità uniti a un’esperienza di gioco tesa e interattiva al punto giusto.

La meccanica di movimento sulla traccia circolare richiama Heaven and Ale, con cui a mio avviso condivide anche la profondità di esperienza, ma in Glen More la creazione del proprio territorio è più complessa perché soggetta a una maggior serie di regole, a cui prestare costante attenzione. In particolare, il fatto che il territorio si sviluppi su due assi, con la strada in orizzontale e il fiume in verticale, può creare difficoltà nello strutturare il proprio terreno in modo funzionale, un fatto che si impara a padroneggiare con un po’ di esperienza. L’ulteriore necessità di piazzarsi in prossimità di un membro del clan fa sì che talvolta sia impossibile piazzare nuove tessere, e questo è un fatto da evitare, perché fa perdere una o più azioni, in un gioco in cui le azioni sono già spesso strette.
Diciamolo, Glen More non è un gioco che dà un particolare colpo d’occhio (al contrario di Heaven and Ale, visto che l’abbiamo già preso a paragone, che gode della grafica più vivace e colorata dei giochi più recenti), ma questo non vi impedirà affatto di giocarlo ancora e ancora perché funziona davvero bene.
Glen More non è stato pubblicato in italiano. Nel 2019 è uscito Glen More II Chronicles, una rivisitazione che include nuovi elementi ed equilibra l’effetto di alcune tessere, mantenendo le meccaniche del predecessore. Siamo curiosi di provarlo e dirvi cosa ne pensiamo. Voi quale preferite?