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Get on board – Recensione

Get on board
Get on board

Autore Saashi
Editore Mancalamaro
N. di giocatori 2-5
Durata media 30 minuti
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Get on board è un flip and write con tabellone in cui i giocatori devono gestire al meglio una flotta di autobus che trasporterà diversi tipi di passeggeri. Get on board è un gioco dell’autore giapponese Saashi edito in Italia da Mancalamaro in cui i giocatori dovranno costruire le proprie tratte sul tabellone, rispettivamente a New York e a Londra per due/tre e quattro/cinque giocatori.

La durata del gioco varia dai 20 ai 45 minuti. Get on board è consiglliato a partire dai dieci anni ed è illustrato da Monsieur Z.

Get on board: breve panoramica del gioco

In Get on board i giocatori si alternano nei dodici turni di gioco posizionando i propri segnalini sulla mappa a formare un percorso continuo possibilmente collegando i luoghi del proprio obiettivo personale e cercando di ottenere più punti possibile gestendo al meglio i vari personaggi trasportabili durante il gioco. Il posizionamento delle tratte è stabilito di turno in turno a seconda delle carte biglietto. Il foglietto dei giocatori stabilisce quale tipo di tratta corrisponde a ciascun biglietto, che funge anche da segna turni.

Get on board

I giocatori sapranno quindi fin dall’inizio quali percorsi usciranno e potranno pianificare di conseguenza. Durante il proprio turno è possibile cambiare percorso rispetto a quello indicato per il turno, ma ciò comporterà penalità a fine partita. Quando il giocatore posizione una tratta sul tabellone, andrà a segnare sul proprio foglio il tipo di passeggero che caricherà a bordo o il luogo visitato.

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I personaggi possono essere: la vecchietta, che dà punti a fine gioco a seconda del numero totale di personaggi di questo tipo; la studentessa, che dà punti a fine gioco moltiplicando il numero di studentesse accolte a bordo e il numero di scuole toccate dalle tratte; gli uomini d’affari, che vengono conteggiati quando la tratta raggiunge un grattacielo e fanno punti esponenziali a seconda di quanti se ne trasporta (max 3) ; i turisti, che funzionano in modo simile, ma che vengono conteggiati al raggiungimenti dei monumenti e possono essere al massimo quattro.

Get on board

Inoltre, gli uomini d’affari portano con sé altri personaggi che è possibile selezionare subito sul proprio foglio. Sono poi presenti due obiettivi comuni, che variano di partita in partita e che vengono selezionati tramite le apposite carte. Tali obiettivi conferiscono dieci punti vittorie al primo che ne soddisfa completamente i requisiti (avere a bordo un certo numero di vecchiette o studentesse, etc) e sei agli altri. Inoltre, ogni giocatore riceve una carta mappa con tre luoghi da collegare, il cui soddisfacimento conferisce altri dieci punti vittoria. Oltre a tutto questo occorre tenere in considerazione altri due aspetti.

Get on board

Il primo è che se il posizionamento di una tratta termina su un semaforo il giocatore può giocare subito un altro segnalino tratta senza limitazioni (a patto che, naturalmente, prosegua la tratta generale). Il secondo è che ogni volta che un giocatore posizione un proprio segnalino tratta su un segmento di strada già occupato da un altro giocatore, dovrà segnare un simbolo traffico. I simboli traffico portano punti negativi alla fine del gioco. Al termine del dodicesimo turno si svolge il conteggio finale, sommando i vari punti ottenuti durante il gioco, i punti ottenuti dai passeggeri che vengono conteggiati a fine partita e i punti bonus della carta mappa. Vengono poi sottratti i punti negativi generati dal traffico e del cambiamento del posizionamento dei segnalini tratta e chi ha più punti è il vincitore. Non ci sono criteri di spareggio in caso di parità. 

Get on board: materiali e grafica

Nonostante si tratti di un flip and write, Get on board è dotato di un discreto numero di componenti. Nella compatta scatola del gioco, infatti, troverete:

  • 1 tabellone double face con New York (2-3 giocatori) e Londra (4-5 giocatori)
  • 50 schede giocatore (fronte-retro)
  • 160 segnalini percorso (32 per ciascun giocatore)
  • 5 segnalini partenza
  • 5 matite
  • 12 carte Biglietto
  • 6 carte Obiettivo comune
  • 10 carte Obiettivo personale (5 per New York, 5 per Londra)
  • 1 segnalino primo giocatore.

Il risultato è un tavolo molto colorato con una grafica ergonomica e tutto abbastanza visibile. La conformazione del gioco e la necessità di far creare ai giocatori percorsi diversi ha obbligato i produttori a inserire nelle scatole i foglietti e non una soluzione cancellabile, come accade sempre più spesso.

Get on Board

Le icone sono allegre e sempre ben riconoscibili; inizialmente può essere un po’ complicato individuare i luoghi degli obiettivi segreti, ma bastano poche partite per avere più familiarità con le lettere che li identificano. Le matite in dotazione sono di buona qualità, ma probabilmente diversi giocatori vorranno comunque optare per una penna o un pennarello.

I commenti del Topo di Ludotea

Get on board è un gioco divertente e di durata contenuta che però necessita di un certo impegno per essere giocato bene; non va quindi preso sottogamba solo perché è un flip and write. Comunque, nonostante la spiegazione piuttosto articolata, è un gioco non così complesso, sicuramente (molto) più semplice da giocare che da spiegare.

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È inoltre possibile fare punti in molti modi diversi, quindi è possibile sfruttare diverse strategie, tenendo però a mente che è possibile ottenere ben 30 punti in totale con le varie carte bonus (incluso l’obiettivo privato), quindi concentrarsi su questi bonus potrebbe essere una buona idea specialmente nelle prime partite, per farsi guidare un po’ nella definizione di una strategia e del percorso da far seguire fisicamente alle proprie tratte sul tabellone di gioco.

Get on Board

La presenza di due mappe dona un po’ di varietà al gioco, anche se cambiano a seconda del numero dei giocatori. Per ovviare a questo “problema”, è stata annunciata per la seconda metà del 2023 l’espansione “Paris & Roma”, che aggiorna oltretutto il conteggio dei giocatori, passato ora da uno a cinque, includendo quindi una modalità in solitario.

Get on board: New York & London

Alessandro Seren Rosso

Esperienza di gioco
78%
Materiali e grafica
75%
Rigiocabilità
70%

Per concludere

Get on board è un roll and write divertente che però richiede un certo impegno è che quindi può potenzialmente accontentare giocatori di diverso livello. L’ergonomia è buona e la grafica accattivante. L’imminente espansione permetterà di aumentare la rigiocabilità.

74.3%