Intervista a Fabio Lopiano, autore di Ragusa
Abbiamo intervistato Fabio Lopiano, autore di Calimala, che oggi ci parla del suo nuovo gioco: Ragusa
Oggi Fabio Lopiano ci presenta il suo nuovo gioco, Ragusa, un piazzamento lavoratori interattivo di buono spessore e durata contenuta. La distribuzione è prevista per agosto, ma la campagna Kickstarter è ancora in corso fino a venerdì 14 dicembre. Se vi ingolosisce, affrettatevi!
Ciao Fabio, innanzi tutto raccontaci qualcosa su di te.
Sono nato a Caltanissetta, ho studiato Scienze dell’Informazione a Pisa e negli ultimi 18 anni ho vissuto all’estero: Paesi Bassi, Francia, Svizzera, Australia, Regno Unito. Per il momento vivo a Londra, dove lavoro per Google/Deepmind.
Che tipo di giochi ti piacciono?
Principalmente ‘euro-games’ di media durata, per esempio i giochi di Luciani & Tascini come Tzolk’in e Marco Polo, o di Stefan Feld (Macao tra i miei preferiti).
Come sei diventato game designer?
Un po’ per caso. Ho giocato, più o meno regolarmente, circa dal 2004 ma quando, nel 2013, mi sono trasferito a Londra, ho iniziato a frequentare “London On Board” un grande gruppo di giochi da tavolo che si riunisce giornalmente in vari pub di Londra. Qui ho conosciuto vari game designer, più o meno noti, e ho presto iniziato a testare i loro giochi. Dopo un po’ ho cominciato ad avere qualche idea per un gioco mio.
Quindi sono entrato nel gruppo “PlaytestUK” che si dedica esclusivamente al playtesting, ho conosciuto ancora più designer e grazie ai loro consigli e suggerimenti a poco a poco ho raffinato il mio primo gioco, Calimala.
Ora parliamo del tuo nuovo gioco, Ragusa. Ce lo puoi descrivere?
Ragusa è il vecchio nome di Dubrovnik, in Croazia, al tempo delle repubbliche marinare. I giocatori costruiscono la città piazzando una casa per turno. I giocatori hanno un numero finito di case e ogni casa piazzata provvederà un beneficio per tutta la durata del gioco (le case in campagna provvedono risorse, le case in città consentono varie azioni quali la costruzione di mura e torri o la produzione, acquisto o vendita di varie merci).
È un gioco molto interattivo perché ogni volta che una nuova casa viene costruita in un’area della città, le case già presenti nella stessa area vengono attivate di nuovo, quindi tutti i giocatori sono coinvolti ad ogni turno.

Quanto è durato il processo creativo?
Ho iniziato a lavorare a Ragusa all’inizio del 2015, quando Calimala era ormai “pronto”. Il grosso del processo di design è durato circa un anno, più qualche mese aggiuntivo per raffinamenti vari. Ho conosciuto Lewis Shaw di Braincrack a UK Games Expo 2017 e ho firmato il contratto con lui qualche mese dopo. Anche Clay Ross di Capstone Games era interessato, così si sono messi d’accordo tra loro per una co-pubblicazione.
Verrà realizzata una versione in italiano?
Il gioco è indipendente dal linguaggio e una versione del manuale in italiano in PDF sarà disponibile a breve su Boardgamegeek.
Non so se poi qualche editore italiano sarà interessato a pubblicare una versione dedicata.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ho un paio di giochi pronti per il 2019/2020 e sto lavorando ad un paio di giochi per il 2021.