Deep War – Progetto KickStarter Made in Italy
Intervista all’autore Massimo Buo su Deep War, un gioco di carte che ricrea le fazioni e le dinamiche della Seconda Guerra Mondiale, realizzato con un’approfondita ricerca storica
Sempre più sviluppatori di giochi da tavolo si rivolgono a KickStarter, sia game designer indipendenti che grandi case editrici. Questa volta, però, ci teniamo a parlare di un progetto completamente italiano, Deep War, ideato da Massimo Buo. Il progetto su KickStarter ha già raggiunto l’obiettivo (inizialmente erano richiesti 8.000€ per la pubblicazione del gioco) e sarà possibile finanziarlo fino al prossimo 4 giugno. Devono essere ancora raggiunti diversi stretch goals, tra cui nuovi dadi, unità aggiuntive e miglioramenti dei materiali di gioco.
Il gioco verrà pubblicato a dicembre e il Topo di Ludoteca ha contattato Massimo Buo per parlare della sua creazione.
Il Topo di Ludoteca: Possiamo offrire ai nostri lettori una descrizione del gioco con le parole dell’autore?
Massimo Buo: Deep War è un gioco di carte strategico ambientato nella Seconda Guerra Mondiale. Ogni giocatore (da 2 a 6) potrà impersonare un generale delle 6 maggiori fazioni della guerra e ognuno di essi avrà a disposizione abilità e caratteristiche uniche con cui personalizzare il proprio mazzo. Ad affiancare il generale, ci sono unità dell’esercito, dell’aviazione e della marina, ognuna di esse infusa con l’essenza della storia, sia nelle descrizioni che nelle abilità e nelle capacità di combattimento, che mirano a ricalcare il più verosimilmente possibile, rimanendo comunque entro i limiti della giocabilità, le loro controparti reali. Accanto al gioco è presente un mondo di curiosità e materiale aggiuntivo sotto forma di carte “Lo sapevi che?” e schede tecniche, per offrire non soltanto un solido gioco capace di divertire, ma anche un interessante spunto di approfondimento, capace di incuriosire e di appassionare.
Il Topo di Ludoteca: Da dove nasce l’idea di Deep War?
Massimo Buo: L’idea del gioco nasce da una banalissima coincidenza. Un paio di anni fa stavo chiacchierando con un mio amico riguardo ai giochi di carte. Ho detto che da anni ormai ero alla ricerca di un gioco di carte sulla Seconda Guerra Mondiale che contenesse non soltanto le unità più iconiche, ma anche quelle dimenticate e rare, un gioco capace non solo di divertire, ma anche di appassionare, grazie al materiale aggiuntivo che quasi avrei preteso di ricevere e soprattutto che avesse delle grafiche vive e colorate. In quel momento realizzai che forse, avendo le idee così chiare, avrei potuto crearlo io e dopo anni di lavoro in solitaria… così è stato.
Il Topo di Ludoteca: Come mai KickStarter?
Massimo Buo: Essendo un semplice sviluppatore indipendente, ho visto in KickStarter un ottimo trampolino di lancio per poter raccogliere i fondi necessari alla produzione del gioco. Non è affatto facile riuscire a districarsi nel mondo del crowdfunding, specialmente se si è alle prime esperienze con questo mondo. Ci sono sempre moltissime cose da imparare e ogni singolo giorno di campagna rappresenta una nuova lezione. In questi giorni si è sviluppata una fervente comunità di appassionati riguardo a Deep War e sono stato sbalordito dalla passione e dall’aiuto offerti dalle persone quando queste credono fermamente in un’idea. La mia determinazione nel riuscire a raggiungere l’obiettivo è sicuramente alimentata dal continuo sostegno di questa piccola ma affiatata comunità.
Il Topo di Ludoteca: Da quanto ho capito, molte persone hanno suggerito diverse idee per lo sviluppo del gioco e delle fazioni. È stato un processo molto complicato?
Massimo Buo: Certamente ogni persona ha le sue idee riguardo a come dovrebbe essere un gioco. Io, come sviluppatore mi sento in dovere di ascoltare la mia comunità, cercando dove possibile di accogliere i vari suggerimenti, modifiche, idee ed implementazioni. Le fazioni in gioco sono 6 e ognuna di esse richiede una spropositata mole di lavoro per essere realizzata. È un processo lungo e per questo motivo in 2 anni di lavoro ho realizzato in buona parte le prime 2 fazioni del gioco. Se in futuro Deep War dovesse avere successo, instaurare una collaborazione con altre persone sarà fondamentale per poter accelerare questo processo e ultimare il gioco che alla fine disporrà di circa 1000 carte uniche, senza tenere in considerazione i materiali aggiuntivi di approfondimento.
Il Topo di Ludoteca: Le edizioni straniere verranno pubblicate da editori stranieri o tutto il lavoro verrà svolto internamente alla campagna?
Massimo Buo: Il gioco verrà tradotto e preparato nelle varie lingue interamente in Italia e successivamente spedito ai vari sostenitori in giro per il mondo.
Il Topo di Ludoteca: Puoi parlarci più in profondità della ricerca storica effettuata durante lo sviluppo di Deep War?
Massimo Buo: La ricerca storica è stata una delle parti più complesse ma anche più soddisfacenti. Ogni unità storica realmente esistita possedeva delle caratteristiche uniche, dei pregi e dei difetti che bisogna cogliere ed analizzare. La difficoltà maggiore è stata proprio quella di studiare le unità e le fazioni da vari punti di vista. Ho letto molto e approfondito, sfruttando fonti sia dei vincitori che dei vinti, cercando sempre di fondere il tutto in modo da rievocare la più vera essenza possibile. Questa poi è stata ovviamente pesata e adattata alle esigenze del gioco, per mantenerne la giocabilità, la leggerezza, ma al tempo stesso la complessità.
Il Topo di Ludoteca: Hai in programma altri titoli?
Massimo Buo: Ho in mente moltissime altre idee che non attendono altro che il tempo e i mezzi necessari alla loro realizzazione. Le mie intenzioni al riguardo sono di creare una corrente alternativa ai giochi classici come vengono normalmente intesi e sviluppati. Io miro a sviluppare prodotti accomunati dal fatto che vengono realizzati da appassionati per appassionati, dove ogni singolo dettaglio viene curato e nulla viene lasciato al caso, per offrire non soltanto un semplice gioco, ma un’esperienza appassionante.
Il Topo di Ludoteca: Sarà possibile provare Deep War in anteprima?
Massimo Buo: Il gioco è stato sottoposto a svariate sessioni di testing, sia con amici che con estranei, ma non è ancora stata creata una vera e propria copia di gioco dimostrativa, da inviare a terzi per recensioni e valutazioni. Spero tuttavia che nell’immediato futuro, anche nel caso di un rilancio del progetto, sia possibile creare un certo quantitativo di copie promo da inviare e distribuire a richiesta.
Il Topo di Ludoteca: Avete in programma anche una versione digitale?
Massimo Buo: La versione digitale è stata teorizzata e sicuramente un giorno sarei più che lieto di poter offrire una versione digitale di Deep War.
Non ci resta altro che rimandarvi alla pagina del progetto su KickStarter. La somma minima per una copia del gioco è di 30€ ed è prevista la spedizione gratuita in Italia.