Code in fiamme – Recensione
Code in fiamme è un gioco di carte per 2-6 giocatori edito in Italia da Studio Supernova. Si tratta di un titolo della serie di Spicy, Blaze e Hungry Monkey. In questo gioco ciascuno è a capo di un gruppo di opossum che vogliono procurarsi il fuoco e, per ottenere questa agognata risorsa, non disdegnano di derubare le tribù avversarie. Vediamo come si gioca.
Code in fiamme: panoramica del gioco
Una partita a Code un fiamme si compone di 9 manche, in ciascuna delle quali è un palio una carta fuoco che vale da 2 a 4 fiammelle. Le carte Fuoco hanno anche un valore di partenza, variabile da 1 a 9. I giocatori iniziano con una carta Fuoco della propria tribù di valore 1 fiammella; sopra di esse giocano una carta Opossum a scelta (ogni giocatore deve scegliere un numero diverso). Una volta rivelata la carta Fuoco per il round in corso, tutti selezionano segretamente tre carte della loro riserva (la Tana).
I giocatori iniziano con dieci carte, di valore da 1 a 9, più una carta jolly con valore +1. Una di esse però (non il jolly) viene posizionata sul proprio fuoco iniziale. Il primo giocatore deve giocare la carta di valore indicato della carta Fuoco in cima al mazzo. In seguito si può giocare sempre e solo una carta che valga un punto in più (dopo il 9 si gioca l’1). Avendo solo tra carte a disposizione, i giocatori devono capire cosa è probabile che gli avversari giochino al loro turno, in modo da avere la carta giusta al momento giusto. (È più facile da provare che da descrivere).
Nel proprio turno si gioca una carta se si può, altrimenti si passa. Dopo aver passato si può rientrare un gioco, ma se tutti passano consecutivamente, la carta Fuoco va all’ultimo che è riuscito a giocare una carta valida, idem se si arriva a finire le carte in mano. La carta usata per prendere la carta Fuoco viene messa sopra di essa e non è più disponibile per il giocatore. Le altre carte giocate nel turno restano inutilizzabili nella manche successiva.
Ma come dicevano, gli opossum sono più che pronti a derubarsi fra loro, quindi se si prende con un certo numero e gli altri hanno già quel numero in tavola, si rubano tutte le carte Fuoco sotto di esso. I giocatori derubati riottengono la carta Opossum, che va subito nella Tana. Dopo otto round si conta chi ha più icone fiammella sulle proprie carte Fuoco e chi ha più punti è il vincitore.
Materiali e grafica
Nella scatola, piccola e compatta, di Code in fiamme troverete:
- 9 carte Fuoco;
- 6 set di carte Giocatore (12 carte per ciascuno);
- regolamento.
La grafica è simpatica, complessivamente in linea con gli altri card game pubblicati dell’editore. Le carte, qualitativamente, sono un po’ inferiori rispetto a quelle di Spicy. Il regolamento non fuga tutti i possibili dubbi sul gioco.
I commenti del Topo di Ludoteca
Code in fiamme è un gioco adatto a famiglie e giocatori occasionali. Ha illustrazioni simpatiche e si presta a giocare fino a 6, ma non è un filler che consiglierei ai gamer. Anche se suppone una certa strategia, basta una piccola distrazione di uno dei giocatori a far saltare le supposizioni e le conseguenti prese. Il fatto che si possono rubare le carte agli altri rende possibile rimontare se si è partiti male e rende più strategico l’utilizzo della carta jolly (che è più facile venga rubata se viene giocata molto presto nella partita).
In due e tre giocatori si aggiunge un mini-automa che disturba effettuando alcune prese, ma fondamentalmente il gioco in tre funziona bene anche senza. In 5-6 giocatori c’è sicuramente più possibilità di rubare e ribaltare le sorti del gioco, ma fare supposizioni corrette diventa più complesso. In generale è un filler adatto per giocare in famiglie con bambini grandi e ragazzini o in gruppi non troppo avvezzi al gioco.