I castelli della Borgogna: modalità solitario – Recensione
Sapevate che I castelli della Borgogna si può giocare anche in solitario? È necessaria un’apposita plancia. Le regole le trovate in questo articolo.
I castelli della Borgogna è un titolo di piazzamento tessere basato su dadi ideato da Stefan Feld, uno dei titoli più riusciti e apprezzati di questo prolifico autore tedesco. Una delle numerose espansioni uscite nel corso degli anni, tutte presenti nell’edizione deluxe del gioco, (The castles of Burgundy: 20th Anniversary Edition) inserisce la modalità di gioco in solitario. Oggi ve la presentiamo.
Materiale di gioco
Per giocare a I castelli della Borgogna modalità solitario è necessaria l’apposita plancia, presente nell’edizione deluxe del gioco. La plancia è stata rilasciata nel 2018 come promo ed è attualmente acquistabile online (ovviamente in questo caso è necessario possedere il gioco base per giocare). La plancia per la modalità in solitario è stampata su fronte e retro, che mostrano due mappe diverse, la A più semplice, la B più difficile. Il setup per questa modalità di gioco è uguale a quello per due giocatori.
Come si gioca in solitario a I castelli della Borgogna
Nella modalità solitario l’obiettivo non è guadagnare punti, bensì riuscire a costruire tutti e 37 gli spazi del ducato nei 25 round di gioco. La meccanica è quella del gioco base: si lanciano i dadi del proprio colore e il dado bianco e si svolgono normalmente le azioni. Ovviamente però, sono state introdotte alcune variazioni per far funzionare il gioco. Vediamole nel dettaglio.
La prima differenza è la disposizione del ducato. Questo è diviso in più regioni separate dal fiume. Il giocatore può scegliere di posizionare il castello iniziale in qualsiasi spazio castello. Fatto ciò, potrà costruire solo in adiacenza nella stessa regione, finché non posizionerà una nave che gli consenta di accedere a una o più altre regioni ad essa collegate dalle vie d’acqua.
Pertanto, è necessario prestare attenzione al momento giusto in cui realizzare le navi, in genere almeno un paio il prima possibile, per non rischiare di restare bloccati per l’assenza di caselle in cui poter piazzare nuovi edifici. Sotto questo aspetto, la mappa B offre una configurazione un po’ più complessa, per sfide più ardue.
Ad ogni turno viene rimossa una delle tessere disponibili dalla posizione con il numero indicato sul dado bianco (se è vuota, dalla prima in senso orario su cui sia presente almeno una tessera). Ciò significa che a ogni round una tessera a caso va al macero ed è quindi necessario fare estrema attenzione. Poiché lo scopo è riempire tutti gli spazi, è necessario fare bene i conti su quante tessere di ciascun colore dovrete riuscire ad accaparrarvi.
E qui la domanda sorge spontanea: ma allora non si fanno punti? I punti vengono conteggiati, ma solo al fine di ottenere azioni aggiuntive: infatti, uno dei segnalini viene posto sullo zero e avanza normalmente nel corso del gioco. L’altro viene posto sul 50. Quando il segnalino che parte da zero raggiunge l’altro (i punti dell’eventuale superamento sono persi), il giocatore può effettuare un’azione a scelta con un dado virtuale (proprio come quando costruisce un castello).
Fatto ciò, il segnalino che era sul 50 si sposta sul 45 mentre l’altro torna a zero e ricomincia la sua corsa. Ogni volta il segnalino da raggiungere si avvicina di 5 punti. Nel momento in cui qualcosa gli fa ottenere punti punti, e solo allora, il giocatore può acquistare ulteriori punti per raggiungere il proprio secondo segnalino spendendo una pepita per ogni punto desiderato.

Per una maggior varietà, è possibile utilizzare le tessere di tutte le espansioni e le tratte commerciali. Inoltre, è possibile variare il livello di difficoltà: per facilitare la partita, iniziate con il secondo segnalino sul 45; per renderla più difficile, iniziate da un numero superiore a 50.
Differenze rispetto al gioco base
- Nessun limite per le merci: non c’è il limite di tre colori per le merci merci (graficamente non c’è il magazzino sulla plancia). Quando si piazza una nave si prendono tutte le merci presenti su uno slot a scelta. Tutti gli altri slot vengono svuotati e le merci presenti su di essi sono eliminate dal gioco.
- Niente pergamene: non si utilizzano le pergamene per il completamento di tutti gli esagoni di un colore. In questo caso, al posto dei punti si ottiene un’azione molto potente: prendere una tessera a sfondo nero dal display centrale e piazzarla subito, in adiacenza ma senza considerare il valore dell’esagono prescelto. Se ciò porta a completare un altro colore, l’azione bonus viene ripetuta.

- Scambiare le merci: nel momento in cui si acquisiscono merci costruendo una nave, è possibile dare via 5 tessere Merce per prendere dall’esagono centrale una tessera da piazzare nella propria riserva a faccia in giù, girata sul lato nero. In seguito tale tessera può essere posizionata secondo le normali regole in uno spazio di qualsiasi colore. Non conferisce bonus, il suo solo scopo è riempire uno spazio. Usate saggiamente questa possibilità!
- Punti per i monasteri: i punti per i monasteri (edifici gialli) vengono attribuiti immediatamente e non a fine partita. Pertanto, se ad esempio conteggiate i punti per un certo tipo di edifici marroni, ottenete punti solo per quelli presenti al momento del piazzamento del monastero. Tutti gli edifici dello stesso tipo aggiunti in seguito non daranno ulteriori punti.
Le nostre impressioni
Costruire l’intero ducato. Diciamolo, l’impresa non è delle più semplici. L’esperienza della modalità in solitario è abbastanza diversa da quella in 2-4 giocatori, perché è diverso l’obiettivo di gioco. Non so se effettivamente si arrivi a completare una plancia nelle partite a più giocatori, perché in termini di punti è più redditizio concentrarsi su alcuni aspetti, bisogna tener conto di ciò che fanno gli avversari e contrastarli e comunque sarebbero necessarie una marea di combo. Perciò alla prima prova del solitario, aspettatevi di non essere preparati.
L’esperienza di gioco è interessante come esperimento, anche se a mio avviso non si tratta di uno dei titoli più riusciti in solitario. Il gioco risulta un po’ meccanico, bisogna arrabattarsi per riuscire a recuperare tutte le tessere necessarie e a ogni turno ne sparisce una determinata casualmente dal dado, perciò può capitare che nel corso della quarta fase ci si renda conto di non poter vincere perché matematicamente non usciranno più tessere sufficienti.
Ovvio che bisogna aver giocato bene prima perché ciò non accada, ma la “moria” di tessere risulta comunque un po’ frustrante. L’unico modo per contrastare l’assenza di tessere di un colore sono le tessere dal retro nero, quindi pensate bene se vendere le merci oppure conservare per effettuare preziosi scambi.
Inoltre, il regolamento non chiarisce quanti punti si ottengono per la vendita delle merci (abbiamo ipotizzato due come nelle partite in due giocatori, poiché il setup fa riferimento a questo, ma in effetti non si sa).
Nonostante questi difetti, la modalità solitario di I castelli della Borgogna può essere un esperimento piacevole per arricchire la propria conoscenza del gioco e trascorrere un’oretta ad allenarsi con uno gioco che costituisce un vero classico dell’autore tedesco.
Puoi trovare giochi da tavolo e molti altri prodotti sul nostro store di fiducia, getyourfun.it!