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Atelier da Vinci – Recensione

In Atelier da Vinci gli apprendisti pittori si sfidano per diventare i pupilli di Leonardo da Vinci in un gioco di carte per tutta la famiglia.

Quest’anno nel contesto della manifestazione Lucca comics and Games, ribattezzata Lucca Changes, è stato assegnato il premio di Miglior gioco inedito 2019/2020 ad Atelier da Vinci, ideato da Rosaria Battiato e Massimo Borzì.

Il bando, sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Lucca Comics & Games e dall’editore dV Giochi, mira a premiare con la pubblicazione il miglior prototipo presentato.

Atelier da vinci

Tra ben quaranta candidati, è stato scelto Atelier da Vinci, che pertanto è stato realizzato in tiratura limitata da dV Giochi ed è disponibile per l’acquisto esclusivamente sullo store online dell’editore cliccando qui.

Come si gioca ad Atelier da Vinci

In questo vivace gioco di carte 2-5 giocatori si sfidano per guadagnarsi la stima del grande Leonardo. Per farlo dovranno impegnarsi nella bottega e distinguersi per il proprio lavoro di pittori. Il gioco si compone di un numero variabile di round nel corso dei quali ciascun giocatore svolge un’unica azione a scelta fra le seguenti tre:

  • ottenere nuovi colori;
  • dipingere;
  • reclamare una maestria.

Le carte Colore sono la risorsa del gioco e, com’è facile immaginare, servono per dipingere i quadri; sono contraddistinte da un colore (rosso, blu, giallo, verde, marrone) e da un numero da 1 a 4. In ciascun round è disponibile un numero di carte Colore scoperte fisso, pari al doppio del numero dei giocatori.

Atelier da vinci

Con l’azione Ottenere nuovi colori potete prenderne quante volete senza mai superare il valore totale di quattro (cinque se avete la carta Aiuto del Maestro). In alternativa è possibile pescare una e una sola carta coperta dal mazzo. Dovete inoltre attenervi a un limite della mano di 5 carte.

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Nell’azione Dipingere in giocatore utilizza da 1 a 4 carte dalla mano sui quadri attualmente in gioco, che sono sempre due. Ciascun quadro richiede colori diversi e attribuisce un cero numero di PV a chi lo completa (da 4 a 6). L’esito dell’azione dipingere può essere di due tipi:

  • dipingere senza completare un quadro: in questo caso si ottengono punti pari al valore delle carte giocate più eventuali punti per le carte Maestria possedute più il bonus conferito dal tracciato Stima; 
  •  dipingere completando un quadro: in questo caso non si ottengono punti per le carte giocate, ma si ottiene la carta Quadro. I punti assegnati da tale carta vengono conteggiati a fine partita.

Per Reclamare una maestria è necessario mostrare di avere in mano le carte richieste, senza scartarle (3 carte dello stesso colore o una carta di ciascuno dei 5 colori). Ogni carta Maestria posseduta dà un punto in più quando si utilizza il colore specificato nell’azione Dipingere.

Si possono ottenere punti per più carte Maestria con ogni azione Dipingere, ma ciascuna dà un solo punto a prescindere dal numero di carte di quel colore utilizzate. Con la maestria multicolore si ottiene un punto extra per ogni azione Dipingere.

Dopo l’azione principale, il primo giocatore del round deve svolgere l’azione di Leonardo, un’azione dipingere obbligatoria per la quale si utilizza una delle carte Colore scoperte (non dalla mano!). Con questa azione il giocatore non ottiene punti e non può mai completare un quadro. Il maestro vuole che i propri assistenti si diano da fare e non potete sottrarvi ai vostri doveri se vi sta osservando!

Al termine di ogni round la carta Leonardo viene passata in senso orario e la carta Aiuto del maestro viene assegnata al giocatore con meno carte in mano e, in caso di parità, con meno punti.

La partita termina quando è stato dipinto l’ultimo quadro. Il numero di quadri disponibili varia in base al numero di giocatori. A fine partita ciascuno aggiunge al proprio punteggio i PV conferiti dai quadri e dai Riconoscimenti.

Materiali e grafica

La scatola di Atelier da Vinci è di piccole dimensioni (15 x 9,5 x 3 cm), facile da portare con sé ovunque, e contiene:

  • 55 carte Colore,
  • 8 carte Quadro,
  • 6 carte Maestria,
  • 1 carta Aiuto del maestro,
  • 6 carte Riconoscimento,
  • 1 carta Leonardo,
  • 5 carte Stima,
  • 1 basetta,
  • 5 gemme segnapunti
  • regolamento in italiano e in inglese
  • un portacarte in plastica.

Poiché le carte vengono manipolate costantemente, è consigliabile proteggerle con apposite bustine, pur essendo di uno spessore abbastanza soddisfacente. La scatola del gioco è piuttosto sottile, perciò va maneggiata con cautela.

Atelier da vinci

A livello grafico il gioco è semplice e gradevole. Le illustrazioni dei quadri richiamano alcune celebri opere di Leonardo da Vinci. Le icone non sono chiarissime ma sono ben spiegate nel regolamento ed essendo poche alla seconda partita ne ricorderete il significato.

I commenti del Topo di Ludoteca

Atelier da Vinci è un filler piacevole e con un’ambientazione carina. Presenta un livello di interazione molto elevato, perché oltre alla “caccia ai quadri” bisogna prestare attenzione a non favorire troppo gli altri con le proprie azioni di pittura.

Una partita dura mediamente 8-10 round per un tempo di gioco di circa 20 minuti e il gioco inizia lentamente ma dopo un paio di round prende il volo. Le regole sono semplici e spiegate chiaramente, perciò può essere giocato senza difficoltà da bambini a partire dagli 8 anni, anche 7 se avvezzi ai giochi da tavolo.

Una nota di merito: i colori sono contrassegnati anche da simboli, rendendo facile l’approccio anche per i giocatori daltonici. Anche la scalabilità è decisamente buona.

A chi è adatto

  • Agli appassionati di cardgame
  • Alle famiglie
  • Ai collezionisti

Grazie a dV Giochi per la copia recensione.


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7.3

Valutazione complessiva

7.3/10

Pro

  • Regole semplici
  • Filler adatto a tutti

Contro

  • Scatola delicata

Barbara Parutto

Fin da bambina Barbara è stata una grande appassionata di giochi da tavolo ed è cresciuta con i classici degli anni '80 e '90. Con il suo compagno ha iniziato a giocare a Magic e da lì al loro primo boardgame il passo è stato breve. Hanno una collezione di circa 300 giochi. Il topo di ludoteca è nato nella scatola di un gioco da tavolo, dove di notte si ritira per dormire. È molto curioso e ogni volta che vede un gioco nuovo gli fremono i baffi per la voglia di provarlo.