Akropolis – Recensione
Akropolis è un gioco di piazzamento tessere per 2-4 giocatori in cui creare città con cinque tipi di edifici che danno punti in modo diverso. Ideato da Jules Messaud, è stato portato in Italia da Ghenos Games ed è un ottimo filler della durata di circa 30 minuti.
Akropolis: panoramica del gioco
In Akropolis ciascun giocatore compone la propria città selezionando e piazzando tessere composte da tre edifici (esagoni) ciascuna. Nel corso del gioco ciascuno posizionerà esattamente quindici tessere andando a creare una città su uno o più livelli: è infatti possibile sovrapporre le tessere creando più piani e ciò aumenta il valore in punti degli edifici (umo sul primo livello, due sul secondo, etc.). In ogni round sono disponibili un certo numero di tessere in base al numero dei giocatori, di cui la prima gratuita (la più lontana della riserva) e le altre a costo crescente (da 1 a 5 pietre).
Il giocatore attivo seleziona la tessere che desidera fra quelle di cui può permettersi di pagare il costo e la piazza nella propria città in modo che abbia almeno un lato adiacente a un elemento già presente (tutti partono con una tessera iniziale costituita da quattro esagoni). Si procede poi in ordine di tavolo; in questo modo il primo giocatore del round ottiene due tessere e gli altri una. L’ultima tessera rimasta sarà la prima della fila per il nuovo round.
Per ogni tipo di edificio ci sono specifiche regole di costruzione (piazzamento). Al termine del gioco tutti gli edifici dello stesso colore che rispettano le regole assegnano punti che vengono moltiplicati per il numero di stelline mostrato sulle piazze dello stesso colore. Bisogna quindi accertarsi di prendere un buon numero di piazze e di rubare, se possibile, le tessere utili agli avversari.
Vediamo brevemente le regole di costruzione:
- le case (blu) vengono conteggiate solo per il gruppo contiguo più numeroso;
- i mercati (giallo) non devono essere adiacenti fra loro;
- le fortezze (rosso) devono trovarsi sul bordo esterno della città (almeno un lato libero);
- i templi (viola) devono essere interamente circondati da edifici;
- i giardini (verde) non devono seguire nessuna regola particolare.
Le piazze blu sono le più numerose e hanno una sola stella, le verdi sono le più rare e ne hanno tre. Le piazze degli altri colori hanno due stelle ciascuna. Vi sono infine le cave (bianco), che non danno punti ma che consentono di ottenere pietra (una per ogni cava coperta da un altro edificio nel corso del gioco). Quando avrete preso confidenza con il gioco base potrete applicare le varianti che modificano le regole di punteggio rendono questo veloce titolo ancora più profondo e strategico. È possibile approfondire il funzionamento del gioco con il tutorial del nostro amico Boardgamer di Montagna:
Materiali e grafica
Akropolis si presenta in una bella scatola di dimensioni non eccessive ma robusta. All’interno troverete:
- 61 tessere Città;
- 4 tessere di partenza;
- 40 cubetti Pietra;
- 4 tessere riassuntive;
- un blocchetto segnapunti;
- un segnalino Primo giocatore del round;
- regolamento.
I materiali sono semplici, ma tutti perfettamente adeguati, con tessere abbastanza grandi e di buono spessore. Tenete a mente che vi servirà un po’ di spazio per comporre la città. Il regolamento è chiaro e i colori sono ben distinguibili.
Molto graditi i riepiloghi di gioco che indicano il numero di tessere e piazze di ciascun colore per ogni numero di giocatori e sul retro riportano il riepilogo delle varianti di gioco.
I commenti del Topo di Ludoteca
Akropolis è stato una piacevolissima sorpresa! Si tratta di un gioco di una mezz’oretta scarsa che si intavola molto rapidamente e che si spiega piuttosto in fretta, ma che ha una profondità davvero sorprendente! Pur ricadendo nella categoria dei filler, risulta estremamente apprezzabile dei giocatori esperti perché con le combinazioni di queste tesserine potete davvero fare l’impossibile e l’esperienza di gioco è molto appagante, in particolare se poi si introducono le varianti per esperti. A tal proposito, il mio suggerimento e di utilizzarle tutte insieme, perché in questo modo il gioco resta molto ben equilibrato e non c’è un singolo edificio che vale più degli altri.
Le pietre a disposizione non sono tantissime e vanno usate con saggezza; spesso è preferibile conservarle per gli ultimi turni in modo da aver già chiara la propria strategia ed essere liberi di spendere quando escono le tessere che più servono. Usarne molte nei primissimi turni è di solito controproducente perché ci si riduce ad avere meno scelta quando conta di più.
La scalabilità di questo titolo è molto buona perché modificando il numero di giocatori si aggiungono o tolgono tessere in modo da mantenere sempre equilibrata la proporzione tra piazza e città di ciascun colore (riportata tra l’altro sui riepiloghi di gioco). Akropolis è quindi molto adatto anche da giocare in due.
Il livello di astrattezza di pensiero rende Akropolis inadatto ai bambini nonostante le regole semplici, mentre un pubblico di adulti neofiti potrebbe apprezzarlo decisamente. Noi siamo rimasti molto favorevolmente colpiti della sua versatilità ed è un gioco che di sicuro continueremo a intavolare a lungo!